Di Paolo Paoletti

UEFA: DE LAURENTIS INDECENTE! I 7 ERRORI DI CALZONA, OSIMHEN INGUARDABILE. ITALIANE FUORI DALLA CHAMPIONS, SERVONO GRANDI INVESTIMENTI OGNI ANNO. IL BARCA TRA LE 8 D’EUROPA SENZA I 5 MIGLIORI E 3 RAGAZZINI. IL CALCIO MODERNO PARTE DA STADIO E SETTORE GIOVANILE.

La assurda sfuriata di De Laurentis prima di Barcellona-Napoli ha ovviamente provocato la reazione dell’Uefa. Aperto un procedimento per “violazione delle regole basiche di condotta decente”. L’indagine valuterà con le dovute conseguenze l’infrazione dell’art. 11 dei principi generali di comportamento.
E’ solo la prima conseguenza dell’eliminazione del Napoli, ‘Campione d’Italia’ in Europa, che con ADL lotta falsamente il Sistema ma incassa 69,39 mln solo per l’ultima Champions!
Sulla partita poco da dire: sui 180 minuti il Napoli è stato inferiore. Un Napoli 7° in serie A, al terzo allenatore di stagione, nella migliore formazione possibile (Zielinski a parte), da tutti (non da me) annunciato in ripresa, contro un Barcellona terzo in Liga, con Xavi ad interim per le dimissioni già annunciate, privo dei 5 migliori giocatori ed in campo 3 della cantera: due 17enni ef un 20enne.
Le differenze generali sono che la Liga ha Real, Barça e Atletico nelle prime 8 d’Europa. L’Italia neanche 1, dopo le 3 finali giocate dalle italiane lo scorso anno. Significa che le cose cambiano velocemente e le squadre vanno migliorate anno dopo anno con la competenza di chi sa di calcio.
Poco sul Napoli di Barcellona: 7 i gravi errori….

  1. approccio completamente sbagliato se si beccano 2 gol in 17′;
  2. sbagliata anche l’interpretazione: subìto lo svantaggio al 15′, non si può prendere anche il raddoppio in 2′. La gara andava congelata, ricompattandosi a protezione della difesa, per riequilibrare l’assetto, ritrovare fiducia, esorcizzare la paura con cui gli azzurri sono scesi in campo (viva ADL…).
  3. la difesa è inaffidabile: Rahamani è una seconda fascia, Jesus un ex giocatore, Natan un desaparecidos. A sinistra Rui non difende, Oliveira è irruento, maldestro, troppo istintivo. A destra Di Lorenzo non è un difensore: a Barcellona tutti e 3 i gol nascono dal suo lato, sul secondo addirittura deriso da Rafihna che lo dribbla e tira sul palo….
  4. Se Osimhen vale 130 mln non può farsi cancellare da un ragazzino di 17 anni. Ancora non ha imparato come evitare il fuorigioco, ricadendo nei soliti errori corretti in parte ed a fatica da Spalletti.
  5. Cubarsì fa rigore e andava fischiato. Ma i rigori poi si devono segnare. Inoltre è evidente che tra gli arbitraggi italiani e quelli internazionali (anche in Premier, non solo nelle Coppe) c’è una grande differenza di gestione gara. Bisogna saperlo e adeguarsi.
  6. Sbagliate le sostituzioni: Politano non va cambiato, mentre Raspadori doveva entrare al 46′. A centrocampo dove si decidono le gare Anguissà non è pervenuto, Traorè è acerbo e fuori condizione.
  7. Anche Kvara ha deluso, andava subito spostato a destra anche per frenare Cancelo.
    Il Napoli però ha perso 3 volte: in campo, nei rapporti con l’Uefa, nel confronto di visione. Il Barcellona è passato perchè ha una rosa mediamente di livello e sopratutto irrorata continuamente dalla cantera. Oggi chi non ha settore giovanile, non solo non ha futuro ma neanche presente.
    Yamal ha cominciato a 7 anni col Barcellona, oggi ne ha 16.
    Cubarsì è stato preso (pagato) dai catalani quando aveva 11 anni dal Girona.
    Fermìn ha 19 anni, è arrivato (uno dei tanti investimenti lungimiranti) a 13 dal Betis. Contro il Napoli ha dominato il centrocampo e segnato il vantaggio.
    Il Barcellona mediamente investe 15 mln l’anno per la cantera. Se si aggiunge che sta spendendo 1500 milioni per il rinnovo del Camp Nou, si capisce che il modello del proprietario unico è sorpassatissimo, privo di credibilità, senza speranze di competere in un calcio sempre più internazionale.
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