Mentre il giornalista napoletano Walter di Maggio ha asserito ai microfoni di Radio Kiss Kiss che il Napoli sta anticipando la concorrenza nella campagna acquisti, la Juventus recupera i punti di campionato sottrattele in sede giudiziaria: cosi’ si piazza al terzo stallo della classifica sebbene il processo fosse da rifare. Si tratta per il direttore sportivo di de Laurentis di Thiago Almada, un argentino di 21 anni che infiammerebbe il Maradona. Il Napoli è vicinissimo a chiudere l’affare; attualmente il giocatore milita in MLS. Sembrerebbe che Giuntoli si sia mosso in anticipo sulla concorrenza, il direttore lo sta infatti attenzionando. Il costo si aggirerà intorno ai 20 milioni di euro“. Cosi’ il Napoli cerca di corroborare la sua idendita’ calcistica in chiave ventura, giacche’ il prestigio di squadra verticistica a livello nazionale ed internazionale, cresce, alla stessa stregua del suo posizionamento apicale nella Fifa e nel valore economico. Ma De Laurentis sa che deve lavorare in modo indefesso per rintuzzare l’ascesa, sia in serie A che nell’olimpo europeo, di squadre del calibro di Milan, Inter, Juventus aprioristicamente; senza alludere a Barcellona, Bayern Monaco, Psg, Manchester United, Chealsea, Manchester City: tutte con una peculiarita’ davvero esiziale per il Napoli, la quale non e’ contemplata dalla capolista della serie A, ovvero essere possedute da fondi finanziari o multinazionali e banche commerciali, dalla liquidita’ pressoche’ infinita. Il presidente de Laurentis, con in mano una societa’ prevalentemente cinematografica e radiotelevisiva che,sebbene mirabile ed all’attivo, di fatto non potra’ mai misurarsi in guisa paritetica o vincente con il monte ingaggi che offrono multinazionali quali Exor che detiene Stellantis maggior produttore automobilistico occidentale, oppure i petrol dollari dello sceicco che dirige il Psg. Senza tangere i fondi d’investimento statunitensi e cinesi che tengono le redini di Milan ed Inter. Ma il Napoli e’ costretto s cercare talenti in grado di entusiasmare il pubblico con bel gioco e goal. In quest’ottica va letta la sentenza che ristorna alla Juventus i punti sottratti, a poca distanza stocasticamente dalla fuoriuscita di Jeep come principale finanziatore della Serie A. Posizione appannaggio di Tim fino a poco tempo fa, ossia della multinazionale telefonica piu’ lucrosa e prestigiosa d’Europa, forte di una posizione quasi egemone nel mercato brasiliano. Il Napoli consiste nell’unica squadra italiana, sullo scranno principale della classifica e tra le prime otto della Champion’s League, ad essere appannaggio di un imprenditore italiano non di statura mondiale, esente da fondi speculativi, banche commerciali e multinazionali italiane o forestiere, che inoltre e’ in qualche modo impegnato in produzioni artistiche piu’ che beni materiali o l’imperante economia finanziaria.

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In questa congiuntura che ha obbligato alla cesura del reddito di cittadinanza riaprendo la voragine della indigenza per una dovizia di persone, il governo Meloni ha dovuto scucire fondi sesquipedali a sostegno della Serie A, oberata comunque di debiti ed oneri contrattuali, per una questione di mera sopravvivenza sistemica di un mondo sportivo che conta molteplici addetti, un forte indotto e sesquipedali introiti fiscali. Inoltre dopo quasi un ventennio l’Italia ha posto in Europa tre squadre in procinto di semifinale Champion’s League, tuttavia la popolazione non perdona il fatto che, contemporaneamente ai fondi elargiti al Campionato, per gli aventi diritto al reddito di cittadinanza, i soldi sono scesi a 780€, ovvero giusto sulla soglia di poverta’ da parametri Istat. Tornando al Napoli capitanato dal produttore cinematografico de Laurentis, quest’ultimo ha esecrato l’ingresso dei fondi di investimento nel campionato, come elementi che snaturano e degradano il gioco, esortando il legislatore ad impedire o regolamentare tale fenomeno. Infatti i fondi finanziari e le banche commerciali bramano per lo piu’ ai guadagni ed alla profittevolezza dell’investimento, a detrimento di fattori come il gioco o lo sviluppo organico del panorama sportivo. Cio’ il mattatore della Filmauro lo afferma alla luce del pregevole e fascinoso gioco che esprime la propria squadra di calcio, la quale in campo europeo e’ encomiata proprio e sopratutto per il gioco spettacolare e divertente, che esprime, maggiormente a ben piu’ facoltosi e famosi club. Nel calcio imperversano fattori economici troppo sbilanciati verso plutocrati che cosi’ diventano piu’ accattivanti per i migliori giocatori, per mezzo di contratti sontuosi e sponsor macroscopici, ma che di fatto estromettono i piccoli e medi imprenditori, specialmente locali, dal circuito del calcio. Ecco perche’ si parla di regolamentazione e tetto di stipendi per i calciatori, eludendo un parametro che evidentemente si contraddistingue come principale: ovvero il tetto agli ingaggi.

Milan ed Inter intanto, hanno infuriato contro rispettivamente, Napoli e Benfica, eliminandoli dall’accesso alle semifinali di Champion’s League, con agonismo, abnegazione e consapevolezza. Sebbene il Milan avesse fruito di svarioni o malafede arbitrale e fortuna contro un Napoli dominante, va confessato che si e’ affermato per la compattezza, solidita’ e freddezza dei campioni in campo, il che ha confermato la convinzione di uomini chiave come Maldini ed Ibraimovich, senza menzionare il veterano e vincente Ancelotti, di subentrare nell’alvo delle quattro maggiori squadre europee e di conseguenza mondiali. Milan efficace, carico, affamato e mai intimorito, si e’ imposto sul Napoli negli ultimi tre scontri diretti, dando adito a provocazioni e dileggi quali quelli dell’ignorante redattore di Libero a nome Facci che su Twitter redigeva:”Ah se lavorassero come piangono!”, Con tanto di foto ritraente un tifoso querulo dopo l’eliminazione del Napoli. Ma tant’e’ che il Milan ha onorato la propria storia e tradizioni che svariate volte lo hanno posto sul podio piu’ alto del campionato e della Champion’s League, con il seguente prestigio che sta riportando a livello globale, per il bistrattato e recentemente perdente, calcio italiano. Stesso copione per l’Inter di Inzaghi, che ha dapprima annichilito il Benfica ed in seguito l’ha fatto rimontare con un punteggio finale paritario che tuttavia ha risaltato il vigore e l’acredine sportiva di quella che fu la squadra del “fenomeno”. Infatti con la vittoria dell’andata su terra portoghese, l’Inter si e’ qualificata assieme al Milan, alle semifinali di Champion’s League. Il che e’ stato, come per il Milan sul Napoli, un tripudio di calcio prettamente italiano composto da concentrazione parossistica, cooperazione difensiva, catenaccio, contropiede ed attitudine alla sofferenza. Un calcio italiano ad ogni modo da sempre vincente ma non esente da critiche clandestine, in cui si denuncia da addetti ai lavori, l’attenzione enfatizzata delle scuole di calcio, alla tattica con schemi e difesa, anziche’ alla perizia del dribbling, alla cura dei tiri ed ai virtuosismi; e senza una coltivazione ambiziosa e visionaria, dei vivai di calciatori nostrani. Va tuttavia aggiunto che il calcio italiano ha vitale bisogno di una palingenesi ma plasmandosi sui propri punti forti che da sempre sono innestati sulla difesa invalicabile, il gioco di squadra, i contropiedi vincenti; con l’esigenza di affiancargli una maggiore capacita’ di salto dell’uomo e di tiri potenti e precisi modello Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo: questi ultimi sono emblemi di calcio moderno reclamato e vincente, in grado di sbloccare ogni partita in guisa inaspettata ed inusitata: ovvero le caratteristiche rimarcate da molteplici esperti di calcio, in relazione alle piu’ importanti competizioni mondiali.

E’ importante, ad ogni modo, sostenere apertamente Milan ed Inter nell’agone finale della coppa europea, a prescindere dal tifo, dall’appartenenza territoriale e dalle offese contro Napoli. In quanto le squadre settentrionali del calcio dispongono comunque di maggior lustro in Italia e nel mondo, per cui hanno battuto nel caso del Milan il Napoli, solo o sopratutto per mezzo di conoscenza identitaria e storica; dunque vanno appoggiate anche per un duplice discorso patriottico da un lato, in quanto l’unita’ nazionale e’ aprioristica ad ogni vittoria comune, ed anche campanilistico, giacche’ piu’ si vince in Europa, maggiori diventano i guadagni e gli emolumenti, per l’intero movimento calcistico italiano.

Vocabolario

*Emolumenti: pagamenti.

*Stallo: posto.

*Campanilistico: di piccola realta’.