Enrico Gianini, tecnico aereportuale presso Malpensa, ai microfoni di Techicolor ha confessato non tanto tempo fa, dettagli assai compromettenti sulle scie chimiche, ma sopratutto ha rimarcato di quanto egli fosse l’unico al mondo nel detenere le prove che sostanze a base di metalli come cadmio e similari, nocive ed in quantita’ variegate a seconda degli aerei, vengano irrorate dai cieli non solo da parte dell’aviazione militare, bensi’ di quella civile. Prove di cio’ sono i campioni raccolti dal Gianini ed esaminati, proprio da insospettabili pertugi delle fusoliere degli aerei di Malpensa; in seguito portati ad analizzare a proprie spese, con costi esosi per i privati. Ma dai risultati inquietanti in quanto e’ stato dimostrato che le scie chimiche non sono un fenomeno assurdo o sconosciuto, bensi’ una realta’ di fatto che inerisce tutti i velivoli e la maggioranza degli aviatori, ma tenuta sotto un silenzio omertoso e spaurito di tutti i piloti, i quali sono ricattabili a causa della spesa monstre per il brevetto da oltre centocinquantamila euro spesi. Infatti dal programma di quasi un’ora trasmesso su Technicolor, e’ emerso quanto i piloti che hanno denunciato il fenomeno delle scie chimiche oppure abbiano aborrito a volare rilasciando tali sostanze, siano stati appiedati o minacciati di vedersi confiscata la licenza di volo estremamente faticata ed esosa. In tal modo, come afferma l’impavido tecnico aereoportuale intervistato dall’emittente televisiva settentrionale, staziona un circolo vizioso di consapevolezza ed omerta’ che coinvolge l’apparato politico, la magistratura, quello militare e civile in relazione alle scie chimiche. Scie chimiche che sgocciolano da ogni aereo e sono quasi invisibili, giacche’ e’ impossibile riconoscerle dalle mere scie di condensa, sebbene venisse detto il contrario; che rientrano nel processo di controllo climatico e rappresentano un’arma militare di stampo geologico. La quale puo’ causare siccita’ o precipitazioni parossistiche o sisma a seconda della volonta’ di chi la sfrutta, tale arma rivoluzionaria. Il suo meccanismo di funzionamento consta di una nube artificiale creata con i polimeri di cui sono composte le scie chimiche, e causare modifiche climatiche, atmosferiche, geologiche, marine; cio’ e’ intravista come causa dell’ingente scarsita’ di precipitazioni che sferza il cerchio agricolo ed industriale attorno al fiume Po’. Sono queste, le illazioni del tecnico aereoportuale di Malpensa, che ha dimostrato la composizione di filamenti polimerici tramite le scie chimiche. Filamenti che cadono sul suolo degradando la qualita’ del terreno, delle falde acquifere, dei prodotti coltivati, inibendo magari la filtrazione dell’acqua quando c’e’, ma probabilmente anche la composizione di agenti alimentari naturali tesi a migliorare il cibo coltivato dotandolo delle proprie capacita’ nutritive effettive. Ad ogni modo le persone di tutto il mondo stanno internalizzando, bevendo e mangiando, queste sostanze polimeriche artificiali, in un processo apparentemente irreversibile di intossicazione terrestre ed umana.

https://instagram.com/ornella_castaldi?igshid=ZDdkNTZiNTM=

Il cielo oramai non figura piu’ terso come poche decine di anni fa, spruzzato come appare, da questi filamenti polimerici che ad ogni modo hanno anche la funzione di migliorare le comunicazioni satellitari tra mezzi militari, ma anche quelle internet tra governi ed aziende. Gianini a proposito dell’utilizzo delle scie chimiche in Italia, esorta la riappropriazione della sovranita’ militare abbattendo gli aerei non civili che sorvolano periodicamente lembi sempre maggiori di terra italiana, come la Pianura Padana: giacche’ c’e’ una dimostrata correlazione tra scie chimiche e fenomeni perniciosi dal punto di vista economico ed umano. Inoltre Gianini perora questa tesi anche in relazione al fatto che non si sappia con esattezza la funzione di suddetti voli, il tipo di sostanze che rilasciano nuovamente, le autorizzazioni e la regia di tutto. Eppure Enrico Gianini allude al mastodontico giro di affari che inerisce le scie chimiche, dove emerge in maniera ufficiosa, che le compagnie aeree civili guadagnino settantamila euro quotidiani per irradiare l’atmosfera con tali sostanze. In merito alle responsabilita’ di tutto cio’, Gianini rimarca come la magistratura abbia glissato le prove presentate da egli per punire i responsabili di questo processo ed eludere nocumenti economici e sanitari. Stesso discorso relativo la politica che, in sede europea ed italiana, conosce i dettagli di tutta la questione, ma preferisce non prendere posizione e cullarsi nell’inattivita’. Enrico Gianini reclama di conseguenza un controllo nazionale per i serbatoi aerei delle scie chimiche, e lo smantellamento di ogni nocumento alla salute ed all’economia, ma aprioristicamente ricercando fattivamente i registi mondiali di tali atti, racchiusi sotto segreto militare, e l’attuazione di soluzioni benefiche per tutti, tra settore militare, tecnologico, economico, civile, sanitario, alimentare.

Gianini correla il terremoto della Romagna alla comparsa di una nube scura e grande inusitata e palesemente non naturale, che secondo lui sarebbe interconnessa con la tecnologia delle scie chimiche e la manipolazione elettromagnetica, per cui auspica la risoluzione di tale situazione e la tutela collettiva, regolamentando od impedendo questo tipo di armi. Nubi smodate ed assurde si sono verificate, per scendere nella filigrana di cio’, in concomitanza con non datati maremoti, con il sisma della Turchia ed episodi analoghi in scenari disparati. Fatto sta che le scie chimiche ormai sono una realta’ di fatto incontrovertibile da porre sotto l’egida ed il controllo di istituzioni pubbliche che rispondano esclusivamente alla Costituzione.

Vocabolario

*Filigrana: dettaglio.

*Disparati: diversi e lontani.

*Egida: protezione.

Lascia il tuo commento
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail