E’ spirato Fulvio Filace ed anche un’altra persona, a bordo di un prototipo di automobile sperimentale, dall’alimentazione avveniristica e mista, allorche’ percorreva la tangenziale di Napoli per finalita’ di ricerca finanziata dall’Europa. Sebbene gli appelli a Napoli, per donargli sangue, siano diventati virali a livelli telefonico e virtuale, il giovane e promettente scienziato muore a causa delle ingenti ustioni riportate nella deflagrazione della vettura.
Un tirocinante del Cnr laureando in ingegneria vittima del lavoro, in Italia, tra lo sgomento e la frustrazione delle istituzioni, ma anche della famiglia e della comunita’ virtuale: quest’ultima e’ attonita dalla mancanza di fondi assicurativi e pubblici per almeno risarcire, a livello continentale, statale e scientifico, la famiglia di questo ragazzo e delle altre vittime del lavoro, in maniera adeguata.
Lunedì scorso era morta, anche lei dopo alcuni giorni di ricovero, la ricercatrice del Cnr, Maria Vittoria Prati, di 66 anni che si trovava alla guida della vettura.
“Abbiamo sperato fino all’ultimo che Fulvio si potesse salvare” ha detto Fabio Murena, professore e marito della ricercatrice 66enne del Cnr, Maria Vittoria Prati, la prima vittima dello scoppio dell’auto sperimentale andata poi a fuoco venerdì sulla Tangenziale di Napoli, ha commentato il decesso di Fulvio Filace, il laureando 25enne rimasto gravemente ferito nella stessa situazione incendiaria e deceduto nelle scorse ore. Maria Vittoria Prati era alla guida della vettura quando è avvenuta la tragedia mentre Fulvio Filace sedeva al suo fianco. Entrambi avevano riportato gravissime ustioni su gran parte del corpo. “Esprimiamo tutto il nostro cordoglio ai familiari e agli amici”, ha aggiunto il professore. Mentre e’ divenuta obbligatoria la polizza assicurativa per i mezzi marini, non si ha certezza di tutele monetarie e non solo, in grado di ben lenire perdite e danni subiti, per gli incidenti sul lavoro di ogni genere, e nella fattispecie per la sorte toccata al giovane scienziato presso Napoli.
Il quadro che emerge sulle vetture con alimentazione “alternativa” intanto, risulta sconsolante in termini di vendite, con il mercato dell’usato in crescita esponenziale; per il calo di acquisti di automobili elettriche, i costi elevati di manutenzione, la pericolosita’ inaudita in caso di incidenti che attuano fiamme ben maggiori dei motori a scoppio; della capacita’ limitata di offrire autonomia e possibilita’ di correre in maniera continuativa senza dispersione di energia. A causa della penuria di stazioni di rifornimento energetico e dell’impossibilita’ di attraversare i guadi per mezzo della batteria che non si puo’ bagnare, il settore automobilistico incentrato sull’elettrico, ha bisogno di una palingenesi per affiancare quello dell’endotermico e, dai dati disponibili, si evince che non riuscira’ mai a sostituirlo.
Vocabolario
*Lenire: calmare, diminuire.
*Spirato: morto.
*Palingenesi: cambiamento radicale.
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