L’ADORAZIONE AL SANTISSIMO SACRAMENTO TRASFORMA IL NOSTRO CUORE.
TRE SITUAZIONI LO DIMOSTRANO
Condividiamo tre cose che accadono nella vita di un cristiano che si accosta al Santissimo Sacramento in Adorazione.
- L’Adorazione corregge la nostra prospettiva:
Ci piace aggrapparci alle belle promesse che ci ha dato il Signore, ma Gesù ci ha promesso anche qualcosa che preferiamo dimenticare, perché ci mette a disagio: «Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!» (Giovanni 16:33). È una realtà: tutti quanti abbiamo problemi, grandi o piccoli che siano. Qualcuno ha dei problemi economici o di salute, qualcun altro ha invece problemi famigliari o di lavoro. Spesso facciamo confusione sulle effettive dimensioni delle situazioni che viviamo. Nel nostro cuore abbiamo eretto un altare in cui, nell’arco della giornata, eleviamo diversi idoli. Li adoriamo, rendiamo loro il nostro culto e offriamo loro sacrifici affinché agiscano in nostro favore. Di solito, quando non abbiamo una via di scampo, rimettiamo Dio al centro. Gli consegniamo il trono, affinché si faccia carico della nostra situazione; ma lasciamo dei piccoli altari in modo che le altre divinità possano restare. Molte volte la nostra vita spirituale ruota attorno alle situazioni, invece di ruotare attorno a Dio. Quando ci troviamo di fronte a Dio – e gli cantiamo lodi dicendo quanto Lui sia meraviglioso, grande, onnipotente e tutte le altre qualità che riconosciamo come parte della sua identità – non lo facciamo perché Lui non si ricorda delle proprie virtù. Lui già sa tutto, non è necessario che Gli rinfreschiamo la memoria; ma noi abbiamo un gran bisogno di ricordare chi è il nostro Dio e quanto grande è il Suo potere. Abbiamo bisogno di ricordare quanto Lui sia grande. «Grande è il Signore, onnipotente, la sua sapienza non ha confini» (Salmo 146).
- L’Adorazione ci dà un cuore grato:
Ci costa riconoscere quanto Dio è stato buono con noi. Facciamo una checklist dei doni che Gli abbiamo chiesto e lo ringraziamo, man mano che ce li concede. Ma che dire di tutto ciò che non abbiamo chiesto e che Dio ci dà gratuitamente? Ecco perché ci costa ringraziarlo in modo sincero. Quando ci manca qualcosa, ci inginocchiamo per chiedergli ciò di cui abbiamo bisogno con tutta la forza che abbiamo nell’anima; ma sembrerebbe che non mostriamo la stessa forza spirituale nel ringraziarlo per i favori concessi dopo aver ascoltato la nostra preghiera. Ogni mattina rendiamo grazie in modo meccanica per un nuovo giorno di vita, per la salute e per la nostra famiglia. Sembra che la storia si ripeta; soltanto uno dei dieci lebbrosi guariti torna indietro per ringraziare. Stare di fronte al Santissimo Sacramento ci aiuta a riconoscere che tutto, assolutamente tutto, lo dobbiamo a Lui. Ogni cosa ci è data in modo gratuito e per amore. Dobbiamo essere grati di ogni cosa, perché all’infuori di Dio non abbiamo nulla. «Oh Signore, Dio mio, hai moltiplicato i tuoi prodigi e i tuoi disegni in nostro favore; nessuno è simile a te. Vorrei raccontarli e proclamarli, ma sono troppi per essere contati» (Sal.40,6) –
- L’Adorazione tocca il cuore di Dio:
Adorare Dio, oltre ad essere un’espressione d’amore che Lui gradisce, è una dimostrazione del nostro impegno, della nostra ricerca sincera della Sua Presenza e della nostra fede in quelle caratteristiche che gli attribuiamo, perché per noi sono reali, non mera poesia. Dio sa ciò che stiamo attraversando prima ancora che lo diciamo, perché «la mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, gia la conosci tutta» (Salmo 139, 4). Ecco perché quando – nonostante ciò che stiamo vivendo – alziamo le nostre mani e il nostro cuore a Lui, Dio si commuove. Avviciniamoci a Lui soltanto per riconoscere che Dio è Dio, senza doppi fini, senza cercare nulla in cambio, senza trucchi spirituali del tipo “io ti prego e Tu mi concedi ciò che voglio”. Ma riconoscendo che sebbene non comprendiamo tutto, Dio è al controllo di ogni cosa. Ecco perché poniamo in Lui la nostra fede. Inginocchiamoci davanti a Lui e adoriamolo, non per ciò che potrà fare, non affinché possa ascoltare la mia preghiera e prendere nota per darmi ciò che chiedo, ma semplicemente per adorare Lui. Che il tuo tempo di adorazione non sia una lettera a Babbo Natale, ma che sia come quelle lettere piene d’amore scambiate in gioventù con la ragazza che ti piaceva. Che sia un messaggio scritto soltanto per esprimere il tuo amore, senza chiedere nulla in cambio.
Per concludere ,un versetto del Libro di Giobbe, quel personaggio sofferente che è arrivato a comprendere che non conosceva nulla di Dio. Perché non gli è servito sapere come Dio sarebbe riuscito a tirarlo fuori dal suo dolore, sapeva semplicemente che Dio lo avrebbe fatto. Vale lo stesso per noi: non abbiamo bisogno di comprendere tutto, dobbiamo soltanto accettare e riconoscere che Dio è Dio. E dare a Lui la nostra adorazione. «Comprendo che puoi tutto e che nessuna cosa è impossibile per te. Ho esposto dunque senza discernimento cose troppo superiori a me, che io non comprendo. Io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono.» (Giobbe 42, 2-3;5).
PREGHIERA
Noi t’invochiamo, Signore Iddio: tu conosci ogni cosa e niente ti sfugge, maestro di verità. Hai creato l’universo e vegli su ogni essere. Tu guidi alla verità quelli che stanno nelle tenebre, nell’ombra della morte. Tu vuoi salvare tutti gli uomini e far loro conoscere la verità. Tutti insieme ti offriamo lodi e inni di ringraziamento per glorificarti con tutto il cuore e ad alta voce.
Ti sei degnato chiamarci, istruirci e invitarci; ci hai concesso sapienza e intelligenza nella verità, per la vita eterna. Ci hai redenti con il sangue prezioso e immacolato del tuo unico Figlio da ogni traviamento e dalla schiavitù. Ci hai liberati dal maligno e ci hai concesso gloria e libertà. Eravamo morti e ci hai fatti rinascere anima e corpo nello Spirito. Ti preghiamo dunque, Padre delle misericordie, Dio di ogni consolazione: confermaci nella nostra vocazione, nell’adorazione e nella fedeltà.
Ci consacriamo alla tua divina parola e alla tua legge santa. Rendi luminosa la nostra anima, affinché possiamo conoscerti e servirti. Donaci la forza per realizzare i santi propositi e non ricordarti dei peccatori. Dimentica gli errori che facciamo giorno e notte. Non imputarci i nostri difetti e ricordati che cadiamo facilmente: i tuoi uomini sono deboli, i nostri mali nascosti…
Rendici forti, o Signore, con la tua forza. Illumina la nostra anima con la tua consolazione. Rendici degni della verità e della fede predicati dai tuoi santi apostoli e dei mirabili insegnamenti del Vangelo del nostro salvatore, Gesù Cristo, non solo nelle parole, ma anche nelle azioni e in tutta la nostra vita…
Concedici di guardare, cercare e contemplare i beni del cielo e non quelli della terra. Così per la forza della tua grazia sarà resa gloria alla tua maestà onnipotente, santissima e degna di lode, in Cristo Gesù tuo Figlio diletto con lo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen
Fonte Franco Mario