L’indice Rt, quello che misura la trasmissione del virus, è a quota 0,96. In aumento di quattro punto rispetto allo 0,80 della scorsa settimana. Sono mille casi di nuovi positivi al giorno, siamo salito del doppio di rispetto a quanto necessario per garantire un buon tracciamento della malattia e il triplo rispetto a ottobre, quando è scattata la fase 2. Il Lazio resterà anche per la settimana entrante in zona gialla, con bar e ristoranti aperti a pranzo e la possibilità di fare sport nei luoghi chiusi, ma ben distanziati e non in discipline di squadra. Eppure sulla regione stando agli indici si sicurezza si profila lo spettro di un passaggio in fascia arancione, con maggiori restrizioni, zona arancione già da domani anche per le regioni Abruzzo, Liguria, Toscana e Provincia di Trento. Le quali seguono lo status già decretato per la Provincia di Bolzano e l’Umbria. Per gli esperti sono in bilico anche il Friuli Venezia-Giulia e il Molise, per ora in giallo. Nulla da fare appena si concede un po’ di libertà il virus sempre prendere il sopravvento colpa della popolazione o dell'”intelligenza” del virus?
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