Nell’era in cui lo stato sostiene le multinazionali finanziarie a detrimento dell’erario, del lavoro dipendente, delle piccole imprese e dei liberi professionisti, la misura del reddito di cittadinanza e’ una manna dal cielo nonche’ volano per la ripresa dei consumi: lo fa data l’impossibilita’ di accumularlo e di conseguenza l’obbligo di spendere gli 800€ mensili per intero. Con l’alimentare unico settore in crescita di fronte lo spianto di commercianti, piccoli e medi imprenditori e professionisti, il reddito di cittadinanza e’ la misura migliore che il governo a trazione 5 stelle ha attuato, e merita la iterazione in futuro, a tempo indeterminato, per gli italiani. Il costo del reddito di cittadinanza e’ davvero irrisorio rispetto a voci di spesa quasi pleonastiche, che accalcano il “libro mastro dello stato”; e se si pensa che il reddito di cittadinanza europeo non comporterebbe spese per la bce, allo stato attuale delle transazioni finanziarie, trasecola che vi sia una fronda comune al reddito di cittadinanza, sia in Italia che in Europa. E non e’ un problema dal punto di vista degli introiti fiscali e della ripresa economica, che il reddito di cittadinanza sia percepito non solo dai disoccupati bensi’ dai marpioni, siccome e’ l’unico sostegno all’economia reale, sopratutto in tempi di digitalizzazione, e commerce imperante, delivery e mondo dei servizi e dei beni in digitale. 

Il fatto negativo del reddito di cittadinanza, e’ il suo scagliarsi contro i datori di lavoro svincolati da banche e finanza speculativa, a causa del fatto che si e’ scontrato contro i salari e le pensioni, e facendo preferire il reddito di cittadinanza al lavoro. Alche’ il rimedio a questa concorrenza sleale sarebbe abbassare in modo indefinito le tasse sulle retribuzioni, in modo da indirizzare agli emolumenti, un aumento dovuto al reddito di cittadinanza. Detto cio’ rimane prioritario il tema del rilancio del lavoro, per mezzo di investimenti pubblici in infrastrutture, sostegno diretto alle imprese, abbassamento delle tasse; infine reddito di cittadinanza per ogni individuo, da spendere totalmente, ma per meta’ almeno, verso attivita’ italiane. Se poi si dovesse tornare alla sovranita’ monetaria, il reddito di cittadinanza permanente e per tutti, gli investimenti pubblici e lo sgravio fiscale fisso, avrebbero un costo nullo…

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