Pub Med conferma: grafene causa trombosi

Dal diario:Orizzonti su nanoscala

L’ossido di grafene tocca il sangue: interazioni in vivo di materiali 2D bio-coronati

V. Palmieri ,  * ab   G. Perini , a M. De Spirito a  e  M. Papi a

L’ossido di grafene è l’argomento caldo nella ricerca biomedica e farmaceutica dell’attuale decennio. Tuttavia, le sue complesse interazioni con i componenti del sangue umano complicano la transizione dai promettenti risultati in vitro al contesto clinico. Anche se l’ossido di grafene è costituito dagli stessi atomi dei nostri organi, tessuti e cellule, la sua natura bidimensionale provoca interazioni uniche con le proteine del sangue e le membrane biologiche, e può portare a gravi effetti come trombogenicità ed attivazione delle cellule immunitarie. In questa recensione presa traslata da Pubmed, descriveremo il viaggio dell’ossido di grafene dopo l’iniezione nel flusso sanguigno, dalle interazioni iniziali con le proteine plasmatiche alla formazione della “corona biomolecolare” ed alla biodistribuzione. Considereremo il legame tra le proprietà chimiche dell’ossido di grafene (e dei suoi derivati funzionalizzati/ridotti), il legame proteico e la risposta in vivo . Riassumeremo anche i dati sulla biodistribuzione e sulla tossicità alla luce delle attuali conoscenze sull’influenza della corona biomolecolare su questi processi. Il nostro obiettivo è quello di far luce sui problemi irrisolti riguardanti la corona di ossido di grafene, per gettare le basi per il futuro sviluppo della tecnologia di somministrazione dei farmaci.

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DOIhttps://doi.org/10.1039/C8NH00318ATipologia articoloRivedere l’articoloInviato21 settembre 2018Accettato17 ottobre 2018Pubblicato per la prima volta17 ottobre 2018

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Orizzontale su nanoscala , 2019,

4 , 273-290

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V. PalmieriG.PeriniM. De SpiritoM. Papi

Royal Society of Chemistry 2024Numero di ente di beneficenza registrato: 207890

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