Si assiste più di ieri, ad una cultura dell’ interconnessione continua, della comunicazione continua, ad nuovo stimolo al progresso dei media moderni, ad una dipendenza mentale e culturale della massa, lanciata dai media, dalla tecnologia della comunicazione che trova la piena espansione nei media moderni e nella comunicazione multistrato moderna. Bisogno dell’ altro, bisogno del mondo, bisogno della massa, piu’ apertura caratteriale e piu’ espressione sono state enfatizzate con i nuovi media e i social network. Meno approfondimenti, tuttavia, nelle conoscenze sociali e fatuità diffusa, in uno spettacolo continuo dell’ apparire e del sembrare diversi, ma uguali agli altri, che a loro volta sono uguali ai modelli introdotti dai media, si verificano con i social e i media principali.
Diffusione dell’ arte che anima i media, di arte nuova, come format, film, musica attraverso premi in tv e finanziamenti pubblici ai prodotti mediatici italiani sarebbe inevitabile. Così come inevitabile sarebbe il predominio culturale avanzato, connesso alla modernità virtuosa, nello spettacolo, incentivato dal circuito mediatico di vero servizio pubblico.


C’è un intreccio italiano tra politica e spettacolo con uno showbuss che alimenta il culto di se stessi, in una spirale egocentrica e narcisista( narcisismo, egoismo, autocrazia, contro forme di governo solidali, a favore indirettamente del mito del denaro e del potere); si sviluppa così nichilismo, astenzionismo e straniamento giovanile, oltre che disinformazione e decrescita economica. Ormai il circolo mediatico è subordinato ai reclami del potere vero, con giornalisti dai contratti di artisti, messi al posto di grandi artisti in maniera da tacitare il dissenso e tarpare l’arte vera; la quale è sempre più difficile da trovare ma presente su piattaforme di intrattenimento private e a pagamento. Così il fulcro per la rinascita artistica e mediatica legata al servizio pubblico italiano, richiede un’estromissione dalla Rai, più che dei partiti, della finanza che detiene i partiti stessi.

il successo delle fiction può aiutare a descrivere e rappresentare i concetti in maniera semplice ed esaustiva. La fiction può essere ed è già stato, l altro
binario della comunicazione paideutica ed introduttiva di cultura ed
informazione; fiction come insegnante mediatico ed intrattenitore pedagogico sono un prodotto da conservare nell’attuale sistema mediatico innestato sul servizio pubblico.

Cultura dell’ entertainment e la fruizione continuativa dei media, la fruizione globale dell arte, la diffusione dell’ arte e della cultura moderna, antica e postmoderna insegna alla gente a pensare l’arte, a pensare forme sempre nuove, complesse e piacevoli di espressione, a fare e vivere la politica sana.
Insomma i media liberi nelle modalità suddette insegnano a pensare piu’ evolutamente rispetto al passato, pertanto sono imprescindibili da rimodulare.

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