Il creatore di Italexit e tedoforo di stampa disallineata Gianluigi Paragone si scaglia apertamente, anche se con  una certa deferenza ed altrettanta discrezione, contro l’ingegner de Benedetti ex editore di Repubblica e presidente della portentuosa Cir; nell’ambito dell’offesa a Giorgia Meloni tacciata di “demenza”, citando una delle ultime esternazioni del Cavaliere e noto magnate italiano e con un video editato sul canale Youtube dell’ex giornalista de La sette, gremito di iscritti. Paragone ha citato la crescente attenzione delle varie e recenti compagini politiche, nei confronti dei disabili e dei loro famigliari, certificata anche dall’ultima visita del presidente Mattarella presso una struttura per persone con insanità mentale. Così de Benedetti già proprietario del celeberrimo marchio Buitoni, con un passato alto-manageriale in Fiat e proprietario di innumerevoli giornali e media come radio M2o odiernamente venduta, ebbene de Benedetti ha aborrito il linguaggio “politicamente corretto” da sempre promosso nei suoi giornali, per apostrofare il premier italiano come persona con problemi mentali: disabile come coloro che la stampa attinente de Benedetti definisce da tutelare, onorare ed integrare. Dacchè Gianluigi Paragone editore di un giornale digitale di un certo impatto, ha incalzato di velata ipocrisia de Benedetti, che definendo “demente” Meloni in questa fase che lo vede anziano e con problemi imprenditoriali crescenti, ha dimostrato disprezzo proprio per quei disabili che la sinistra progressista si erge a difensore strenuo. Allora il politically correct assume sfumature diverse, affermava l’ex conduttore della Gabbia, a seconda del personaggio che si esprime. Nella fattispecie di de Benedetti che sconta una visione diametralmente opposta a quella dell’attuale presidente del Consiglio d’Italia, figura lecito denigrare l’avversario negando il “politically correct” financo al rispetto per le idee altrui.

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Paragone, ex senatore grillino, ha enfatizzato l’ipocrisia della stampa progressista e di quella di sponda opposta, che hanno da sempre eluso ogni domanda scomoda a de Benedetti, dandogli adito da almeno un lustro di dare libero sfogo ad attacchi ingiuriosi verso i politici di orientamento molto diverso da lui, sciorinando così la vera ontologia del miliardario italo-ebraico da un lato, ed il fatto che egli abbia da sempre avuto un ruolo palesemente attivo anche se asintotico ed ufficialmente inesistente nella politica, dall’altro. A tal proposito l’editore de “ Il Paragone” ha rimarcato il clima e le parole da sempre velenosi ed ingiuriosi, che in Italia hanno promosso i progressisti e gli annessi organi di informazione. Fomentando un clima da perenne guerra civile che inficia la verità da un lato, e binariamente la politica virtuosa.

Mentre il politico e giornalista Paragone denunciava la stampa “tossica” che caratterizza l’Italia, va asserito quanto l’opinione pubblica sia in questa contingenza, molto livorosa un po’ con tutti, all’interno del giornalismo e dell’informazione, Paragone compreso. Infatti fioccano gruppi carsici molto numerosi su Telegram e Facebook medesimo, che aborriscono anche l’operato del volto noto prima di la Sette, definendolo falsamente disallineato, bensì appartenente alla finta controinformazione: quest’ultima è considerata mera disinformazione nonché appendice della classica informazione allineata. Al capo di Italexit non si perdona il mancato accordo dell’ultima fase preelettorale, con le altre forze del dissenso, il che ha sbarrato a tutti loro l’accesso al Parlamento. Infatti con le nuove leggi sullo sbarramento i partiti come Italexit, Italia Sovrana Popolare e Vita di Cunial, avrebbero potuto penetrare Palazzo Chigi solo con una stretta alleanza che alla fine si è nebulizzata. Ciò ha creato maggiore amarezza negli italiani che si rivedono nella controinformazione e nella politica del dissenso, i quali tacciano Paragone ed i suoi seguaci come falsi dissidenti teleologici allo smussamento del dissenso; in Italia staziona pertanto un clima infiammato che evidentemente ha eroso in maniera definitiva, quello slancio ed i voti verso le forze politiche capeggiate da Paragone e similari.

Vocabolario

*Fomentando: aizzando a commettere cattive azioni.

*Ontologia: essenza.

*Ingiuriosi: molto offensivi.

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