di Paolo Paoletti
ADL DESTABILIZZA L’AMBIENTE CON INUTILI LOTTE AI TIFOSI: CARO PREZZI, FESTA SCUDETTO A NUMERO CHIUSO, DIVIETO A BANDIERE E FUMOGENI, SONO ASSURDITA’. SPALLETTI TROVI IL PIANO B: PIOLI COME SARRI HA DATO LEZIONE…
Ci sono almeno 3 argomenti da approfondire dopo la pesante sconfitta contro il Milan.
- Analisi della gara.
- Pericolosi fattori ambientali che si stanno stringendo intorno al Terzo Scudetto.
- I rapporti tra squadra e De Laurentis, per il presente (premio scudetto) ed il prossimo futuro (chi resta, chi va…).
PUNTO 1. In campo il Napoli ha perso pesantemente. La frase chiave di Spalletti nelle interviste post gara è: “non so se sia stata una buca o una voragine”.
Se non lo sa lui, evidentemente qualcosa di preoccupante c’è.
Ho ricevuto tantissime telefonate di chi sovrappone lo scudetto perso a maggio 1988 a questo. Allora, a 5 giornate dal termine (10 punti in palio), il Napoli (41) aveva 4 punti di vantaggio sul Milan (37). Il campionato era a 16 squadre e la vittoria valeva 2 punti. Il Napoli in 5 gare fece 1 punto, battuto da Juve, Milan in casa, Fiorentina e Samp (le ultime 2 senza Maradona infortunato e deluso…).
Oggi mancano 10 giornate al temine, 30 punti in palio, ma la Lazio, la più vicina (-16) non è il Milan di Gullit e Van Basten. Mentre la Juventus (che crede seriamente alla cancellazione del -15) rientrerebbe ‘in gioco’ solo se riuscisse a mantenere il passo vittorie e vendicare i 5 gol subiti al San Paolo.
SINCERAMENTE NON CREDO AD UN SECONDO SCUDETTO PERSO. ANZI CONFERMO CHE IL NAPOLI LO HA VINTO GIA’ PRIMA DI NATALE. PERO’…
Però l’aspetto psicologico conta, la tenuta fisica più di ogni altra cosa, l’esperienza altrettanto. Questo è un Napoli giovane, che ha stracciato il campionato esprimendosi di istinto e tocca a Spalletti entrare nella testa e nelle gambe dei giocatori per vincere il suo primo scudetto. Tocca ancora a Spalletti trovare un piano B per affrontare gare come quelle col Milan. Pioli ha marcato a uomo non solo Lobotka con Bennacer che ha silenziato l’avversario diretto e guidato brillantemente i rossoneri (lo aveva già fatto Sarri con Vecino). Ma anche Anguissa con Tonali e Zielinsky con Krunic. A tutto campo.
Spalletti avrebbe dovuto sostituire i due mediani già dopo 15′ per l’evidente inferiorità. Aggravata dalla coppia Kim-Rrahmani completamente in confusione.
E l’inefficacia degli attaccanti: in particolare di Kvaratskhelia che orfano di Osimhen (Osi almeno 2 avversari se li porta dietro) non ha trovato spazio per puntare la porta. Mario Rui e Politano fermi al compitino, Simeone prima e Raspadori poi a fare numero.
Ed i rossoneri? Mi interessa meno ciò che ha fatto il Milan (molto e bene); di più ciò che non ha fatto il Napoli (pochissimo e male).
E ci metto anche Spalletti che deve avere modi diversi di approcciare o cambiare una gara, ma non si vedono (Inter, Lazio, Milan).
Allarme? Si, ma per la Champions. Il terzo scudetto è andato. A meno che… (passiamo al prossimo punto).
E con un monito: se la ‘manita’ alla Juve ha fatto giustamente gonfiare il petto, i 4 gol incassati dal Milan a Fuorigrotta sono una figuraccia pesantissima al di là dell’esito scudetto.
PUNTO 2. De Laurentis ha destabilizzato l’ambiente. Perchè? Entrare in collisione con i tifosi per il caro-prezzi, per la Festa a numero chiuso magari con biglietto (una porcata, cui il Sindaco deve opporsi!!!), ed ancora col divieto di bandiere e fumogeni allo stadio (quando i tifosi rossoneri avevano tutto), è una ritorsione stupida quanto inutile.
Tutti sanno che bandiere, striscioni, gadget di ogni tipo sono attività occasionale che svolge la malavita, per dare cash-flou agli anelli più periferici. Il loro popolo!
Perchè inasprire tutto per un fenomeno che tra 3 mesi scomparirà?
Certo ADL subisce un danno ma è parva materia. Lo subì intelligentemente (in silenzio) anche la ‘Maradona Production’. Inizialmente Cyterzpiller minacciò fuoco e fiamme, ma proprio io in una serata in Via Scipione Capece feci capire a Diego che sarebbe stata una battaglia persa, neanche da cominciare…
Dopo 15 giorni, nella sua conferenza del giovedi, disse: “Sono felice che i ragazzi di Napoli possano risolvere parte dei loro problemi utilizzando la faccia di Maradona”.
Invece, a Pasqua del 2021, Edoardo De Laurentis entrando in una salumeria a Capo Posillipo, vide una cinquantina di uova di Pasqua con il marchio del CalcioNapoli. Senza neanche interloquire chiamò la Guardia di Finanza che sequestrò tutto. Così a Napoli non si risolve nulla. Basta chiedere ai grandi marchi internazionali della pelletteria (scarpe, guanti, borse? e dell’abbigliamento che ben sanno del mercato parallelo napoletano, ma guadagnano di più producendo nel nostro hinterland invece di fare battaglie.
Il fattore ambientale va subito rasserenato anche perchè, come ho già detto in 3 interviste, non ci sono paragoni tra questo ed il Primo Scudetto.
Nell’87 fu il trionfo del Sentimento. Trasversale. Che avvicinò, collegando, tutti gli strati sociali di Napoli. Oggi è giusto festeggiare e celebrare la vittoria della squadra di calcio. Ma, almeno per i napoletani che hanno già vissuto il Primo ed il Secondo (quindi di una certa età) è atteggiamento festoso sincero. Più di testa che di cuore.
Tornando ai problemi ambientali: De Laurentis abbassi i prezzi delle curve già dalla Champions, non rompa le scatole con il divieto di bandiere e fumogeni allo stadio, non si sogni nemmeno di proporre la festa del 4 giugno a numero chiuso! Napoli deve vivere pienamente l’evento, senza se e senza ma.
MENTRE abbia il coraggio di combattere droga e violenza che entra allo stadio.
PUNTO 3. Era proprio utile pubblicizzare che non si sforerà il tetto dei 75 milioni per gli stipendi? Cosa è successo all’incontro fissato con la commissione interna prima del Milan per stabilire il premio scudetto ed eventualmente per un piazzamento in Champions? Il Napoli quest’anno al botteghino ha incassato fin qui 35 milioni. Dovrebbero andare tutti ai giocatori.
E poi perchè puntualizzare che Kvara ha un contratto di 5 anni e quindi parlare adesso di un incremento di stipendio è volgare. Ma quando i soldi li incassa lui, la volgarità sparisce?
La squadra deve restare compatta, concentrata. Già lo scorso anno il sospetto di un dispetto a De Laurentis per il pareggio col Verona avvelenò l’estate.
Stavolta sarà un’altra estate difficile per il futuro di Osimhen, Kvara, Kim. Ma anche di Simeone (che vuole andar via), Meret, molti altri. I quali non hanno risposta alla domanda: perchè restare se altri mi offrono il doppio od il triplo? A parte il giusto interesse professionale, De Laurentis non può aprir bocca se per lui è solo e tutto business, dalle bandiere alla festa scudetto a pagamento.