E’ successo nuovamente nel capoluogo campano, stavolta nell’elitario quartiere di Chiaia presso cui si è registrato l’episodio incriminato: ossia un crogiolo di disservizi pubblici, disagio ai disabili e pavidità nell’esecrare con le giuste parole, l’abuso perpetuato. Infatti il plesso scolastico Agazzi, cui fanno parte ambe due le scuole elementari, l’una comunale Orazio e l’altra statale Villanova, situate a non molta distanza fra loro; ebbene la scuola comunale Orazio ha richiesto l’intervento manutentivo per un’ala cui afferiva la classe coinvolta nel duplice disservizio premesso. La classe di prima elementare che afferiva all’ala sottoposta ad intervento edile, vede un padre disabile che ha subito, assieme agli altri genitori dei compagni di classe del figlio, lo spostamento per il tempo di aggiusto di oltre due mesi, presso l’altra scuola limitrofa, sempre elentare, ma di egida statale. Lì alla Villanova, in cui hanno spostato la classe del figlio del disabile finchè i lavori non fossero ultimati, la possibilità di parcheggio risulta estremamente difficile, tuttavia esistono due stalli per disabile che sono sempre occupati da normodotati. Così la persona con esigenze di parcheggio tutelato, si è visto costretto a trovare posto ben lontano dalla scuola del figlio, causando il disagio per lui ed il minore, di venire sovente in ritardo.

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Sebbene la scuola originaria del figlio del cittadino diversamente abile avesse apriori affermato che i lavori edili obbligatori che inerivano l’aula del figlio, sarebbero tosto terminati, il disagio di recarsi nell’altra scuola sprovvista di parcheggio libero si è proteso troppo oltre il tempo preventivato. Alchè il padre “sfortunato” si è recato all’ufficio di presidenza della scuola Villanova”, per caldeggiare il rispetto delle leggi e far lasciare libero il posto disabili in guisa continuativa.

Sebbene la disponibilità è stata immantinente ribadita, da parte del personale scolastico napoletano della primaria Villanova, nell’avvertire i genitori non disabili a non parcheggiare sul posto per disabili, nulla è cambiato. Il cittadino danneggiato dunque ha cercato attivamente un approccio con la preside per risolvere la spinosa questione della sosta, ma è stato indirizzato esclusivamente Ad una collaboratrice di alto rango: quest’ultima ha esortato il genitore disabile ad acquistare un cartellone per sopra redigere un avvertimento a non occupare il posto “incriminato”, per lasciarlo in modo fisso sul palo cui è appesa l’insegna della “carrozzina”.

Quando il padre dell’alunno presso la scuola primaria di Napoli, catapultato alla Villanova dall’Orazio, ha scritto sul cartellone parole caustiche contro gli occupanti dei posti disabili, alludendo al finto perbenismo con cui si fregiano tali genitori, la dirigenza scolastica ha replicato che quel cartellone fosse inadatto per cui avrebbe scritto la medesima dirigenza, un cartellone di avvertimento a non infrangere la legge.

Dopo vari giorni alla scuola Villanova di Napoli i posti invalido erano sempre illecitamente occupati e nessun cartellone ammonitivo per gli incivili, è stato affisso. Interrogati dal genitore infastidito per il latrocinio del posto riservato a persone con handicap, i dipendenti della scuola hanno rimarcato quanto la polizia dedita ai controlli di questo tipo, non passa mai; né che può rimanere una pattuglia fissa o costante a salvaguardia dei posti disabili, a causa della indigenza del Comune, della Regione e dello Stato.

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Omertà, maleducazione ed inciviltà, dietro una cortina di mancanza di liquidità monetaria, ammantano fette importanti di Napoli, assediata dai medesimi problemi, ad onta dello scudetto.

Vocabolario  

*Onta: offesa.

*Indigenza: povertà.

* Guisa: modo.

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