Di Paolo Paoletti

IL NAPOLI PUO’ E DEVE ELIMINARE IL PEGGIOR BARCELLONA DEGLI ULTIMI 20 ANNI. ADL CON I 3 ALLENATORI VUOLE ADDOSSARE TUTTE LE COLPE AI GIOCATORI. CALZONA? OTTIMO SECONDO, UN ALTRO MESTIERE. I QUARTI SIGNIFICHEREBBERO MONDIALE PER CLUB, VERO OBIETTIVO DI DELA.

Quando finirà questo strazio? Alessandro Siani risponderebbe così… “Aurè nun e’ sai fa e’ pizze, fa e’ sciarpe…”. Ovvero lascia stare il calcio, fai altro.
Lui, invece, s’è chiamato un Calzon(a)e e tira dritto…
Dice che tra Barcellona e Napoli vince il bel gioco? Come dire meglio che il Napoli non scenda neanche in campo, perchè il bel gioco quest’anno non s’è mai visto.
Ed è difficile credere che il Barça stia peggio del Napoli, come in effetti è.
La differenza è che Xavi ha già annunciato che andrà via, Laporte sta cercando il sostituto e tra gli accreditati c’è De Zerbi, tecnico che De Laurentis dovrebbe fare di tutto per portarlo a Napoli.
Tanto quanto andrebbe fatto per Mourinho e Conte.


Diciamo subito che Napoli-Barcellona è la gara spartiacque per gli azzurri. Poco c’entra il terzo allenatore in 6 mesi.
Mai era successo che la squadra con lo scudetto sulla maglia cambiasse 3 tecnici, e chissà… se è finita. Record di cui De Laurentis potrà andare fiero.
Come per i 6 tecnici messi a contratto tra Napoli e Bari.
Sulle vincende della panchina diremo dopo. L’analisi però va fatta, sui giocatori.
Perchè chi vince un campionato già a Capodanno del 2023 è al nono posto a febbraio ’24?
Certamente sopravvalutati grazie al miracolo fatto da Spalletti, non si può essere Campioni d’Italia e poi giocare un campionato anonimo nel giro di pochi mesi. Al pari degli addi di allenatore e ds. Mai successo, altro primato di cui Aurelio potrà vantarsi.
Il disastro va quindi letto alla luce di un azzeramento della fiducia nel club e nel datore di lavoro, incapace di tenersi stretto l’artefice del trionfo e di molte scelte di mercato.
Già Garcia al posto di Luciano fu un ripiego, cacciato quando era quarto e agli ottavi di Champions; ovvero in linea con gli obiettivi minimi: si era capito fin dal ritiro che la musica sarebbe stata totalmente diversa.
L’esonero di Mazzarri, poi, è da svergognati. Al pari della dichiarazione: “sempre difficile esonerare un amico”.
L’amicizia è un sentimento socialmente produttivo; da essa si sviluppano processi di costruzione sociale e definizione culturale di noi stessi e degli altri in quanto (potenziali) amici. Queste definizioni si fondano sulle affinità (omofilia), o sulle differenze (eterofilia).
Dall’assunto si evince che De Laurentis non ha amici e non può averne nel calcio, come probabilmente quando ha fatto il suo pessimo cinema.


E mettendo al centro della relazione solo i soldi, contratti da 140 pagine pieni di divieti e del nulla… (nessun contratto può imporre fiducia, simpatia, affetto, scelta reciproca), ciò che ‘unisce’ è il momentaneo interesse reciproco, senza identità.
Questo è il vero se non unico motivo capace di spiegare il disastro in itinere.
Peraltro antieconomico, smascherando chi non sa fare calcio pensando che tutto sia in vendita.
Napoli e Bari hanno alternato 3 allenatori a testa. Sei tecnici messi a stato paga, con un peso specifico sulle casse dei club.

A Napoli tutti rimpiangono Spalletti. Era così già prima di Garcia, quarta o quinta scelta. Rimpianto esternato sopratutto dallo spogliatoio con svariate dimostrazioni di mal sopportazione verso il tecnico francese senza che il club riesca ad arginare.

Dodici gare e 21 punti, spingono al ritorno inutile di Mazzarri durato altre 12 gare e 15 punti.

Garcia firma un biennale da 3,2 milioni di euro, contratto che testimonia la paura delle incognite sul futuro. Una clausola molto particolare, lo certifica: se in un modo o nell’altro il Napoli dovesse centrare la Champions al francese andrebbero altri 150.000 euro, oltre la transazione chiusa a ‘solo’ 2,8 mln.
Per ADL però conta aver risparmiato i 3,2 del prossimo anno.

A novembre 2024 arriva Walter Mazzarri “amico di famiglia”. Accetta appena 900mila euro per 7 mesi, con la speranza di riciclarsi nel grande calcio. Speranza vana ma i soldi Walterino li prenderà tutti nonostante le pressanti richieste di dimissioni visto che è un amico!

Dal 19 febbraio Calzona è il terzo allenatore: ingaggio da 400mila euro circa, senza alcuna opzione. Francesco ha fatto il ‘secondo’ per 15 anni. E’ e resta un ‘secondo’ che è un altro mestiere, nonostante l’incarico di Ct della Slovenia, procuratogli da Hamsik, e la miracolosa qualificazione agli europei.

Chi potrà rimproverargli qualcosa, se non di pensare agli europei, se tutto dovesse naufragare più di quanto non sia già?
L’interesse di De Laurentis sono i soldi della nuova Champions e del Mondiale per Club. Per i primi spera che alle italiane basti un quinto o addirittura sesto posto.
Per i secondi servono 6 punti per scavalcare la Juventus. Ovvero eliminare il Barcellona.

Il Napoli può farcela. Non c’entrano Calzona, Mazzarri o Garcia. Può farcela se i giocatori trovano un avversario mentale da abbattere. L’avversario è Aurelio De Laurentis, che con i 3 allenatori sta cercando di far ricadere tutte le colpe sulla squadra.
Per poter cacciare tutti quelli che lo hanno mandato a quel paese (per adesso Osimhen, Zielinsky, Demme, Meret, molto probabilmente Mario Rui) e quelli che il nuovo allenatore non vorrà.

Ma dico io, Aurè non facevi prima ad andare tu in panchina?

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