Napoli/Inter: vantaggio sui sforzi

Di Paolo Paoletti

CONTE PRESSA INZAGHI MA TROPPA SOFFERENZA: MERET (COME SOMMER) SALVA IL SOGNO. NAPOLI FAVORITISSIMO NELLE ULTIME 8, INTER ALMENO 12 DA GIOCARE E TUTTE DA BRIVIDO. PAVLOVIC REGALA 2 GOL, ROSSONERI ALLO SBANDO, EPPURE SERVE JESUS PER DIFENDERE A 5. DI LORENZO: ERRORI GRAVI SU RIGORE E 2-1. MAMMA AMMETTE: “SPERIAMO CHE CONTE VOGLIA RESTARE”

Avessero pareggiato Inter e Napoli, sarebbero cominciate polemiche a denti stretti. Lo avesse fatto solo una delle due sarebbe stato processo.
Ha rischiato più il Napoli. Sommer e Meret hanno salvato i risultati, facendo il loro lavoro. Parare, anche un rigore…

A Conte è venuto mal di testa. Lo credo. Primo tempo dominato, solito calo dal 60′. Centra poco il ritorno ‘forzato’ al 4-3-3, sarebbe stato lo stesso con Raspadori al fianco di Lukaku e McTominay largo a sinistra. Anguissa e Neres non al massimo hanno fatto il dovuto con margini di miglioramento – sopratutto il brasiliano – per la volata finale.

Conte non è Conceiçao: Antonio ha dovuto ridisegnare la squadra d’emblée, il portoghese ha sbagliato tutto a cominciare dalla formazione. Pavlovic non è da serie A. E Ibra lasci fare il ds a chi lo sa fare. Milan e Juve dimostrano che la società è componente decisiva. E tra le piccole il Bologna, quarto, con Sartori ha saputo reinventarsi il dopo Thiago.

Gli allenatori contano, prepari una gara e devi trovare velocemente nuove soluzioni. Poi ci sta anche la tachipirina, perchè l’Inter merita di essere dove sta, ancora su 3 fronti. Il Napoli sta facendo un miracolo, Gasparini ha perso l’attimo fuggente.

Avrebbe dovuto e voluto approfittarne, come ha fatto Spalletti a Napoli, perchè il vuoto lasciato da Juve e Milan non durerà in eterno. Ha sbagliato ad annunciare l’addio a Bergamo oppure forse sapeva già come sarebbe finita.

I 3 punti al San Paolo lasciano tutto aperto: il sogno azzurro, la Juve (quinta) a distanza. Conte a 8 dal termine è a +9 sul programma, tornare in Champions. Dopo 8 mesi e con 8 da disputare. Adesso dice “sarebbe folle non credere allo scudetto”. Più che mai possibile perchè l’Inter deve comunque giocarne 12, se non di più. Con il Napoli favorito come ho scritto 5 mesi fa!

Bologna è campo ostico, poi è solo discesa. Sarà importante recuperare tutti i giocatori per approfittare di ogni occasione.

Col Milan è andata di lusso: 1-0 al 2′. Due a zero al 19′. Doveva essere finita, invece si è andati ad un passo dal 2-2. Gimenez ha sbagliato un rigore nettissimo, invece di farlo tirare a Pulisic. Di Lorenzo sembrava ingessato rincorrendo Theo che ha messo l’assist del 2-1. Conte costretto a passare a 5 inserendo Jesus per fare densità in area. Mentre Jimenez sfonda fino a 2 passi da Meret, ‘accompagnato’ da Oliveira…

Possibile soffrire tanto contro una non-squadra allo sbando totale, dove è palese il ‘tutti contro tutti’ e Leao dimenticato in panchina dopo aver terrorizzato gli azzurri per 2 anni?

Segnali del Destino, un destino che si chiama Antonio Conte sul cui futuro è cominciata la vulgata degli esperti di mercato.

Anche perchè Antonio riflette solo fino a metà maggio….
“Il mio inserimento a Napoli è stato perfetto, fin sopra le aspettative. Sono stato accolto benissimo, in ritiro mi sentivo in debito perché per la prima volta avevo ricevuto senza ancora dare. In parte oggi abbiamo restituito qualcosa ai tifosi. Siamo facendo qualcosa di straordinario e miracoloso. Ora dobbiamo essere feroci e pensare al presente, ci sono altre 8 partite e poi il futuro”.

Che Conte resti o vada via (sarebbe il secondo suicidio dopo Spalletti, ma Manna incredibilmente ammette: “Ha un contratto, speriamo voglia continuare ancora con noi”…, fonte DAZN/Mediaset), sarà un futuro difficilissimo: per il mercato, per le lacune della società, le arretratezze di De Laurentis il quale dopo 20 anni sta ancora cercando 20 ettari per il centro sportivo e non ha più bugie da propinare sul San Paolo.

L’importante è chiudere in bellezza. Conte può vincere lo scudetto al primo anno. Un miracolo tutto suo. Ha dimostrato come si costruisce una squadra (acquisti tutti giusti), come si ricostruisce un disastro (dal 10° al 2° posto), qual è la visione che Napoli deve perseguire nel calcio: Capitale Globale dove bisogna competere per vincere ogni anno!

Il 25 maggio è vicino, basta attendere!