L’ultimo scandalo relativo le multe smodate nell’invio, nell’importo e nelle motivazioni, emerge da Napoli, che a differenza di Salerno a detta dei vigili di Capodichino, aborrisce la possibilità di inserire i propri residenti invalidi con accompagnamento, in una lista digitale nazionale, che li esenti dal rinnovo del loro contrassegno attestante le condizioni, ma che soprattutto, li sgravi dal registrarsi nel comune di ogni città o borgo che visitano, per replicare il permesso di passaggio presso le Ztl che li riguarda per diritto acquisito. Le telecamere napoletane che registrano i passaggi nelle Ztl sono già state oggetto di guasti informatici, per cui hanno spedito multe esose ad ignari cittadini disabili e non, in un recentissimo passato, enfatizzate dalla trafila spossante a carico del multato per dimostrare l’illegittimità dell’atto-tra ricorsi con o senza avvocati, deposito del ricorso presso i vigili od addirittura al giudice di pace-e tutta una sequela di azioni scomode e controproducenti. Il problema è che di cartelle esattoriali non veritiere ne vengono inviate a iosa in modo altalenante, con tutti i disagi del caso, ed allorchè i permesssi disabili scadono, le telecamere ztl immortalano ogni passaggio, annettendovi una multa.
Sui disservizi e la scarsa tolleranza della macchina statale, la burocrazia e le forze dell’Ordine nei confronti di cittadini e di persone a ridotta mobilità, è stato denunciato ad Adfnews.it, quotidiano nazionale, il caso scoptico e cinico che ha coinvolto un maresciallo di polizia afferente all’elitario quartiere di Chiaia, il quale si è imbattuto qualche mese fa ed anche in un’altra più recente occasione, presso Piazza dei Martiri ed infine la limitrofa piazza Vittoria, nella vettura di una persona con accompagnamento: nel primo incontro a piazza dei Martiri cui affaccia la sede di Confindustria Napoli, la macchina del disabile era ferma con tagliando esposto. La vicenda scellerata si è avuta al sabato sera, con il proprietario dell’autovettura che sostava nel bar dirimpetti per una minzione. Il tempo di raggiungere la vettura e si è visto recapitare, il proprietario in possesso del contrassegno, una multa di quasi 50 euro per un divieto di sosta che non viene quasi mai fatto rispettare, nella Piazza tappezzata di lussuosi negozi e crocevia della miglior clientela della città. Soprattutto si verifica sempre tolleranza per coloro affetti da handicap, in questo punto della città. Anche se sovente tale tolleranza viene troncata per tutti e vengono apposte senza distinguo, immani quantità di verbali, in spregio alla certezza del diritto. Allorchè il disabile è tornato alla macchina dopo aver vuotato la vescica, essendo in compagnia, è stato subito fatto notare al maresciallo autore del verbale, che si vedeva il contrassegno in bell’evidenza, per cui il poliziotto ha ribattuto che avrebbe obliterato la sanzione, che è stata da egli trattenuta.
Due mesi dopo il suddetto episodio in cui un maresciallo della polizia di Chiaia ha multato con pena alta dal punto di vista economico, un cittadino disabile appostato a piazza dei Martiri ad onta del contrassegno esposto, la multa è stata recapitata nella dimora del soggetto interessato sebbene il maresciallo avesse assicurato di averla annullata.
Il cittadino disabile multato illecitamente, secondo i crismi di tolleranza che contrassegnano Napoli e certi suoi punti di parcheggio, si è visto frodato e tradito dal maresciallo della polizia di Chiaia che, dapprima aveva eluso con la vista un tagliando disabile impossibile da non scorgere, in seguito aveva assicurato di annullare la multa del caso, e poi ha permesso che il sollecito di pagamento fosse lasciato nella cassetta postale del cittadino; ebbene il soggetto multato ed umiliato ha inviato una Pec al prefetto di Napoli per denunciare il triplice torto e soprattutto far decadere la multa. La prefettura ha risposto telefonando il cittadino sfortunato per bocca di un segretario comunale che spiegava quanto il prefetto non incontra i cittadini né avrebbe tolto la multa o preso provvedimenti contro il maresciallo di Chiaia reo di ipocrisia ed anche sadismo, a questo punto. Il colmo della faccenda si è avuto con un nuovo scontro tra il disabile ed il maresciallo di Chiaia, a distanza di mesi e presso piazza Vittoria, in cui il verbale è raddoppiato, stavolta mentre guidava la compagna del disabile, con la motivazione che il minore presente fosse sprovvisto di cintura e posizionato avanti anziché dietro. Le multe comminate sono state di 86 euro, con obbligo di pagamento, binariamente a quella di circa 50 euro per ipotetico antecedente, divieto di sosta ma, nell’ultima occasione, il maresciallo ha avuto l’ardire di confiscare il contrassegno della macchina in quanto non era alla guida il proprietario disabile.
Le multe redatte dal maresciallo di Chiaia al cittadino disabile, sono state mandate nuovamente al prefetto tramite un altro ufficio di polizia, per cancellarle. Un’ avvocato ha a tal proposito spiegato, che le multe a Napoli da oggi affidate ad una società privata, sono quasi impossibili da togliere in quanto possono creare dissidi ed oneri per i soggetti, al di là del prefetto, che assumono la responsabilità di abrogare tali sanzioni.
Vocabolario
*Abrogare: annullare con legge.
*Binariamente: insieme, nello stesso tempo.
*Reo: colpevole.