Mel Gibson affonda la lama sull’11 settembre

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L’alleato di Trump Mel Gibson chiede la “verità” sull’11 settembre Pubblicato: 16 aprile 2025 | 02:30 GMT L’attore ha descritto gli attacchi del 2001 come “il più grande scandalo nella storia americana” L’alleato di Trump Mel Gibson chiede la “verità” sull’11 settembre L’attore Mel Gibson partecipa alla proiezione di Monster Summer il 24 settembre 2024 a Los Angeles. © Amanda Edwards / Getty Images La star di Hollywood Mel Gibson, fervente sostenitore del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha esortato il governo americano a rivelare la “verità” sugli attacchi terroristici dell’11 settembre. L’attore australiano ha condiviso un estratto dell’intervista del giornalista Tucker Carlson all’ex membro del Congresso Curt Weldon, pubblicata lunedì. La tragedia avvenuta quasi 25 anni fa “potrebbe essere il più grande scandalo nella storia americana”, ha scritto Gibson su X martedì. L’11 settembre 2001, i terroristi di Al-Qaeda dirottarono quattro aerei di linea e ne fecero schiantare due contro i grattacieli gemelli del World Trade Center a Manhattan. Un terzo aereo colpì il Pentagono ed un quarto si schiantò in un campo in Pennsylvania. Quasi 3.000 persone morirono. “Tre edifici crollarono come se fossero stati programmati per farlo. Non due, ma tre. A tutt’oggi, nessuno ha spiegato come sia crollato l’Edificio 7, anche se nessun aereo lo colpì”, scrisse Gibson. Proseguì sostenendo che “le torri sono state progettate per resistere agli impatti degli aerei”. “Cos’è successo veramente quel giorno? E perché a nessuno è permesso parlarne? Basta con la paura. È ora della verità. Sull’11 settembre. Sulla storia. Su tutti noi”, aggiunse Gibson nel suo post. Trump nomina tre attori leggendari come “inviati speciali” ad Hollywood.  Trump nomina tre attori leggendari come “inviati speciali” a Hollywood. Secondo il National Institute of Standards and Technology, l’Edificio 7 è crollato a causa di incendi innescati dai detriti di una delle torri colpita da un aereo. Nella sua intervista, Weldon ha respinto l’etichetta di complottista, insinuando che la CIA e il governo siano abili negli insabbiamenti. “Sapete, quello che mi dà fastidio sono i giornalisti che chiamano le persone complottisti. Beh, è tutto ciò che fa l’agenzia! Sono loro a creare le cospirazioni”, ha sostenuto l’ex politico. “Hanno interi corsi per i loro agenti su come far sembrare che le persone siano complottisti”. Weldon ha esortato Trump a nominare “persone di impeccabile integrità” per una commissione che avrebbe “studiato i fatti” sull’11 settembre. Per anni, alcuni hanno ipotizzato che la versione ufficiale degli eventi potesse non essere del tutto veritiera, arrivando persino a sostenere che l’attacco fosse stato un’operazione interna. Autori ed attivisti hanno cercato di mettere in discussione il rapporto del 2004 della Commissione sull’11 settembre istituita dal Congresso degli Stati Uniti. La Commissione sull’11 settembre ha concluso che “nessuna delle misure adottate dal governo statunitense dal 1998 al 2001 ha ostacolato o anche solo ritardato l’avanzata del complotto di Al-Qaeda”.

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