Mentre anche il Corriere è costretto ad alzare bandiera bianca ed a riconoscere il fallimento delle sanzioni alla Russia, e stata iniziata e conclusa, la sontuosa parata della vittoria a Mosca. La Russia di Putin non celebra l’URSS comunista nè il sanguinario dittatore Stalin bensì si premura di celebrare esclusivamente la vittoria contro il nazismo.

Il colpo di mano del regime di Sharif in Pakistan contro l’oppositore dai maggiori consensi, è stato attuato qualche giorno fa. È infatti stato arrestato l’ex premier Khan. Ancora non è chiaro quanto l’ex primo ministro resterà in stato di fermo ma è palese che l’anglosfera è letteralmente terrorizzata da Khan. Se Khan riesce a presentarsi alle elezioni, il Pakistan uscirà definitivamente dal blocco Euro-Atlantico. Immediata la reazione dei sostenitori di Khan in Pakistan. I manifestanti hanno iniziato a circondare i vari centri militari nel Paese. Il regime di Sharif ha messo in moto un meccanismo che rischia di portare alla sua stessa caduta. Questa notizia, se confermata, sarebbe estremamente importante. I militari pakistani starebbero aiutando attivamente i manifestanti di Khan. Se così fosse, il regime di Sharif filoccidentale potrebbe essere rovesciato da un momento all’altro.

http://= https://instagram.com/ornella_castaldi?igshid ZDdkNTZiNTM=

Giungono altre dure immagini dal Pakistan. Un manifestante di Khan sarebbe stato raggiunto da un colpo alla testa sparato dalla polizia. Il regime di Sharif avrebbe ordinato di aprire il fuoco sulla folla. Non appaiono sui media Occidentali queste immagini che irrorano Telegram ed i gruppi dissenzienti della rete web intera. L’economista ucraino Oleg Soskin afferma esplicitamente che Zelensky non controlla più la situazione e che presto potrebbero iniziare proteste contro di lui. È abbastanza chiaro. Il tempo per il rappresentante politico della NATO è scaduto.

Nel suo ultimo discorso Putin ha accusato espressamente l’Occidente di “dividere le società, mettere le persone le une contro le altre, provocare conflitti sanguinari e golpe e di seminare odio.” Ed in questa denuncia Putin ha espressamente utilizzato il termine “élite globaliste”. Putin sapeva sin dal primo istante della sua carriera politica che la sua era una battaglia non contro una non precisata entità politica. La sua era sin dal primo istante una battaglia contro il Neobiberismo di matrice e proprietà occidentale. La Lega araba frattanto, riammette la Siria. Ciò che si deduce sembra la fine sul tentativo carsico di rovesciare Assad e spartirsi la Siria.

Il titolo del Washington Post è piuttosto esplicito. “Ufficiali anziani ucraini temono che la controffensiva non possa soddisfare le aspettative.” È la cronaca di un fallimento annunciato. Non è solo la Tunisia che si è allontanata dalla sfera atlantista ma anche l’Algeria. L’Algeria vuole entrare nei BRICS. C’è una vera e propria fuga dall’euro-atlantismo. L’anglosfera sta vedendo andare in pezzi tutto il suo impero nel giro di pochi mesi. Assad afferma pertanto, che il conflitto ucraino ci sta portando verso una sovranità che prima non esisteva. Il multipolarismo ci sta portando verso la fine del dominio della finanza sugli Stati nazionali. E anche il Burkina Faso definisce la Russia un “alleato strategico”. La Africa detenuta dalla Francia come passata colonia, sta andando in frantumi. Sta nascendo un’Africa multipolare e indipendente.

Il capo della intelligence della NATO fa sapere che la Russia starebbe mappando la rete dei cavi sottomarini più strategici per poterli colpire. Ciò significa, per le fascie di utenti cospirazionisti, che la NATO sta già pensando ad un sabotaggio del genere per poi accusare la Russia. La partita è persa e il blocco Euro-Atlantico è ormai entrato in modalità kamikaze, apparentemente. Hamza Meddeb, membro della fondazione Carnegie in Medio Oriente, afferma che Saied, il presidente tunisino, ha fatto a pezzi la democrazia nel corso degli ultimi due anni. La Carnegie Foundation è finanziata da tutto l’establishment anglosionista che conta. Dentro ci sono i fondi di George Soros e delle banche di Wall Street. Questa per alcuni è la ragione che vede l’establishment globalista furioso con Saied. Saied starebbe per alcuni, liberando la Tunisia da quei poteri che l’hanno oppressa per molti anni rendendo la Tunisia una nazione sovrana e indipendente.

http://= https://instagram.com/ornella_castaldi?igshid ZDdkNTZiNTM=

Va ricordato che la Turchia è tuttora membro dell’Alleanza Atlantica ed ospita basi militari Nato. Nel bel mezzo della campagna elettorale, giovedì il presidente Erdoğan inaugurerà il lancio della centrale nucleare di Akkuyu. Si tratta del primo reattore ad acqua pressurizzata di tipo VVER con una capacità unitaria di 1.200 MW, costruito da Rosatom. Per l’occasione è stato invitato alla cerimonia il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, anche se difficilmente parteciperà. Inoltre la Turchia ha presentato la propria industria automobilistica che ha dato i natali ad un suv non economico col quale pianifica, auspicandola, una entrata vincente o quanto meno rispettabile, nel mercato globale dell’auto. La Russia si appresta a diventare, in prospettiva, un crocevia energetico e politico, del futuro assetto globale incentrato sui Brics.

Vocabolario

*Auspicandola: desiderando convintamente.

*Natali: nascita.

*Crocevia: punto al centro di strade diverse.

Lascia il tuo commento
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail