Magneti Marelli fallisce: di Maio responsabile

E’ inverosimile il fatto che discernere la verita’ e sceverare le responsabilita’ sia cosi’ complicato: infatti di Maio ex collaboratore fattivo per numerose vittorie dei 5 stelle ha aborrito l’utilizzo della Golden Power per nazionalizzare Magneti Marelli venduta dopo oltre mezzo secolo ad un gruppo nipponico che a sua volta l’ha ceduta ad un fondo amer icano che attualmente ne ha decretato il fallimento presso un tribunale americano. Se di Maio ha contribuito a rintuzzare la poverta’ introducendo il reddito di cittadinanza ed a suffragare le imprese ed i privati con il Bonus 110% all’edilizia, gli va attribuito il demerito di non aver impugnato la Golden Power nella vertenza sullo stabilimento napoletano di Pioneer obbligandolo a restituire i fondi pubblici ottenuti per rimanere ed al limite confiscando stabilimenti e prodotti. Viceversa in questa congiuntura neoliberista con regole antiitaliane dettate in Britannia, America, Francia, Germania, Tel Aviv, la multinazionale privata della famiglia Agnelli Fiat poi Fca ed odiernamente Stellantis annaspa in assenza dello stato a fare il proprio dovere.. E cosi per tutelare azionisti, patrimonio ed azienda, le e’ convenuto vendere il fiore all’occhiello Marelli. Che oggi giace nello stesso fondo che controlla Tim e che una nazione seria reinternalizzerebbe per scongiurare altri azioni esiziali. Binariamente a Marelli e le maggiori aziende pubbliche e private italiche che fanno gola ad antagonisti e speculatori; che di conseguenza ambiscono a smembrarle acquistandole, ridimensionandole, rivendendole e carpendone segreti, clienti o corrompendo i politici. Tutelare l’Italia con il corollario di risparmiatori, industrie e lavoratori in completa autonomia, e’ possibile utilizzando Cassa Depositi e Prestiti, Banco Poste, Monte Paschi Siena. Dotando quest’ultima del potere di Banca centrale. In tal guisa le tasse potrebbero ridimensionarsi e l’opulenza comune-privati ed aziende-accrescere in modo sesquipedale ed infinito.

Tra le cose ottime concretizzate da Conte, la propria affermazione che spauri’ l’Europa allorche’ rammento’ che se l’Europa non avesse concesso al Bel Paese la quantità’ di denaro necessario alla ripresa, l’Italia si sarebbe autofinanziata. Il che puo’ essere tranquillamente fatto. Tra gli svarioni in buona o cattiva fede di Conte, il mancato dissenso a fornire farmaci mortali come salvifici per il Covid. Francamente dubitiamo che Conte fosse l’autore di tale aberrazione siccome il governo presenta variegati e molteplici anelli di comando, tuttavia non difendiamo apriori l’operato del sedicente avvocato del Popolo, il quale potrebbe essere colpevole di concorso esterno in omicidio massivo. Va tuttavia detto che Conte e’ stato protagonista di una Golden Power, legge italiana per tutelare imprese ed asset nazionali, a danno di un fondo londinese. E che non ha mai fatto conferenze iper remunerate dopo la presidenza del Consiglio come invece Renzi ha fatto, per non sbandierare segreti di stato a potenze es aziende avverse. Approfondimenti ulteriori, controinformazione e sostegno al progetto adfnews, nella sezione contenuti segreti che confluisce nel portale privato in abbonamento http://IL-LATO-PROFONDO-DELLA-NOTIZIA.WEEBLY.COM