Lo sguardo di Cesare Sacchetti

La falsa controinformazione ha ripetuto anche in questi giorni la bufala di “Trump sionista”. Smentiti anche in questa occasione per la miliardesima volta. Israele ha ufficialmente chiesto agli Stati Uniti di entrare in guerra contro l’Iran. Donald Trump ha opposto un netto rifiuto. È finita l’epoca degli Stati Uniti usati dallo stato ebraico per far scoppiare guerre in giro per il mondo.
https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/report-israel-asked-us-to-join-military-campaign-against-iran-but-us-rejects-request/

Si parlava di sfaldamento dell’apparato politico, militare e di intelligence di Israele. Qui ce n’è un esempio pratico. Si dimette il capo dello Shin Bet, Ronen Bar. Si inizia a lasciare la nave che affonda.
https://www.presstv.ir/Detail/2025/06/14/749849/Israel-spy-chief-resigns-Iran-missiles

Trump sta mettendo quanta più distanza possibile tra gli Stati Uniti e il conflitto israelo-iraniano. Il presidente degli Stati Uniti afferma che non ha avuto nulla a che fare con l’attacco di Israele all’Iran nonostante lo stato ebraico stia facendo di tutto per trascinare in guerra l’America. Alla Casa Bianca non ci sono più i neocon e la presidenza Bush nelle loro mani. C’è un presidente che ha messo al primo posto gli Stati Uniti. Israele intanto sembra che stia preparando un attentato di falsa bandiera sulle orme di quello della USS Liberty nel 1967 per poi accusare l’Iran di aver attaccato l’America. Se Israele proverà a giocare questa carta, Trump non avrà più scrupoli contro Tel Aviv.

Gli aerei israeliani hanno ripreso ad attaccare Teheran. Sembra che la lezione delle ultime due notti ancora non sia bastata a Tel Aviv. Ne vogliono evidentemente una definitiva.

Ultim’ora. Allerta per lancio missili in Israele. Teheran ha deciso di rispondere all’aggressione israeliana con un attacco diurno.

Un esempio del terrorismo israeliano. Hanno fatto esplodere delle autobomba a Teheran. La natura di tale entità è terrorista sin da prima che nascesse. Si guardi alle stragi commesse dall’Irgun di Menachem Begin, divenuto poi primo ministro israeliano.

I missili iraniani sembra che riescano a colpire i bersagli anche di giorno senza troppe difficoltà. Sono state colpite Haifa, Ashkelon e Tel Aviv. Gli iraniani sono soprattutto riusciti a colpire la raffineria di Haifa, infrastruttura nevralgica per l’economia israeliana.

Terza ondata di missili iraniani ad Haifa. Anche stavolta Iron Dome continua a fare buchi nell’acqua.

I missili iraniani continuano ad arrivare a destinazione e a fare grossi danni. Quanto potrà reggere ancora lo stato ebraico? Gli Stati Uniti non stanno aiutando Israele a intercettare i missili. Si è mossa soltanto la Gran Bretagna per ora. Israele senza un forte sostegno esterno, non può farcela.

Altro missile su Haifa. È molto probabile, come suo solito, che Israele stia dando numeri falsi sulle vittime che sono morte in seguito ai bombardamenti iraniani.

Israele inizia ad assomigliare a Gaza.

I “valorosi” soldati delle forze armate israeliane si nascondono nei rifugi dei civili israeliani, tra i quali ci sono donne e bambini. Li usano in pratica come scudo umani. Questo è l’esercito israeliano. Non proteggono le vite del loro popolo. Le sacrificano.

Il copione di Israele in Iran è lo stesso di Gaza. Bombardano ospedali e strutture civili. Questo è l’ospedale di Kermashan dopo un attacco degli israeliani.

Le forze armate iraniane affermano che i loro missili hanno completamente bucato la difesa aerea israeliana che non solo non è riuscita a fermare l’attacco, ma ha portato i missili di Iron Dome a spararsi a vicenda. A giudicare dalle immagini delle devastazioni delle città israeliane, sembra che Teheran abbia ragione.

Nuovo attacco di Israele a Teheran. Stasera si prevede un’altra massiccia risposta dell’Iran. Lo stato ebraico non riesce a liberarsi del suo delirio di onnipotenza.

Israele ha bombardato la TV di Stato iraniana, la IRIB, e ha ucciso 18 persone. In ogni guerra, i giornalisti devono restare fuori dagli attacchi. Ma Israele è uno stato canaglia e calpesta ogni possibile regola del diritto internazionale.