John Elkann si dimette tra critiche Ferrari ed onnipresenza Fiat/Alfa Romeo

John Elkann si è dimesso dalla carica di presidente della Giovanni Agnelli B.V. La società di diritto olandese è la “cassaforte” che controlla la maggiornaza della holding Exor. L’azienda, col capitale diviso principalmente tra gli eredi di Giovanni, Umberto e Maria Sole Agnelli, avente come principale azionista la società veicolo di John Elkann, Dicembre (38% del capitale della Giovanni Agnelli), detiene infatti il 52% del gruppo ed è la garanzia che l’impero della famiglia torinese continui a restare nelle mani degli Agnelli e della loro linea di successione.

Elkann lascia e l’ufficialità arriva dalle carte che rendono operativa l’acquisizione del 15% della Philips da parte di Exor. Gli succederà alla carica di presidente Jeroen Preller, avvocato olandese, partner dello studio legale NautaDutilh. Il motivo è da ricercarsi nella volontà di Elkann, nipote dell’Avvocato, di ridurre al minimo le cariche di rappresentanza, come spesso è quella di presidente di un consiglio di amministrazione, per concentrarsi sul ruolo operativo.

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Andrea Muratore dalle colonne de Il Giornale, descrive la parabola ascendente del nipote designato da Gianni Agnelli per la dirigenza della Fca confluita in Stellantis

John Elkann è pure amministratore delegato di Exor, che tira le fila dell’impero degli Agnelli, e presidente di Gedi Gruppo Editoriale, Ferrari e Stellantis. Inoltre, di recente ha fondato la sua nuova creatura: il fondo Lingotto Investment Management con cui Exor mira a proiettarsi nei settori della sanità e delle life sciences. Un campo su cui Elkann si è concentrato parlando al Financial Timesafferente alla sua proprieta’ tra l’altro, che ricorda il ruolo fortemente operativo dell’imprenditore, finanziere e manager italo-americano: “Sotto la guida del 47enne figlio di Alain Elkann e Margherita Agnelli, Exor ha aumentato il proprio patrimonio netto da circa 4 miliardi di euro nel 2009 a 33 miliardi di euro quest’anno, mentre le azioni sono passate da cifre a un numero basso agli attuali 80 euro per azione”.

Parlando dell’entrata in Philips, Elkann ha ribadito la sua natura fortemente operativa: “l’espansione del portafoglio di Exor fa parte di un’evoluzione dopo due decenni trascorsi a mettere la holding sulla giusta base”, ha detto Elkann, aggiungendo che il gruppo sente “una forte affinità con l’assistenza sanitaria” e la tacita focalizzazione sul “traino” sanitario avveniristico, che consiste nelle terapie anti invecchiamento soprannominate “antiaging”, binariamente a quelle per il mantenimento della snellezza. Il mercato sanitario venturo si inizia a fondare anche sulla manipolazione genetica che consentira’ efficaci ricrescite di capelli ed organi e si prevede molto esosa: quindi a forte margine di guadagno. John Elkann apparentemente vi sta entrando alla stregua del nonno che, nel principio del 2000, avvertendo una propagazione immane ed imminente del mercato digitale, vi penetro’ parzialmente tramite azioni di Bill Gates. In seguito viro’ completamente suo ristorno del marchio automobilistico di famiglia ambendo sempre alla totale penetrazione dell’America, concretizzata dal dittico Elkann-Marchionne per Chrysler e Dodge.

Il magnate italo-americano-israelita si trova attualmente crivellato da critiche in relazione all’andamento della Ferrari nelle competizioni di Formula 1 ma puo’ vantare il ritorno del cavallino rampante nella prestigiosa corsa di Le Mans dopo numerosi decenni, culminata nella vittoria. Inoltre la gestione Elkann di Fca si fregia del primato Alfa Romeo nelle vendite connesse al settore Premium ed una visibilita’ della Fiat e dell’Alfa Romeo veramente elevata, nelle maggiori produzioni cinematografiche e mediatiche globali, di matrice hollywoodiana ed americana in generale. Risulta il cantiere il rilancio europeo di Lancia corroborando il proprio Dna originario per mezzo della nuova Delta ed enfatizzando il successo in Italia, mai interrotto, della Y ormai mitologica.

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