Israele ha deciso di raddoppiare la popolazione ebraica dei Golan

Il governo israeliano ha deciso di raddoppiare la popolazione ebraica del Golan e di stanziare a questo fine un miliardo di shekel (circa 285 milioni di euro): lo ha annunciato oggi il premier Naftali Bennett in una seduta straordinaria del consiglio dei ministri tenuta nel kibbutz Mevo Hama (Golan). “Abbiamo deciso di cogliere il momento”, ha detto.
    Dopo aver ricordato il riconoscimento degli Usa della sovranità israeliana sul Golan e i dieci anni di guerra civile in Siria, “ogni persona comprende ormai – secondo Bennett – che occorre preferire alture tranquille, verdi e prosperose sotto Israele che non ogni altra alternativa”.

Continua ad essere una polveriera la regione orientale del mediterraneo che, a causa di cio’, registra un aumento sesquipedale dell’immigrazione clandestina verso le coste europee, peculiarmente italiane. La Siria vive una fase di difficolta’ succeduta ai bombardamenti ricevuti da parte delle forze afferenti la Nato per spodestarne la presidenza con l’assunto della indigenza, presunti maltrattamenti, svilimento dei diritti umani. A tal proposito l’intervento della Russia ha rintuzzato efficacemente queste operazioni senza ovviare alla deflagrazione di quartieri, strade, infrastrutture, palazzi ed aziende.

Afghanistan, Pakistan, Iraq ed Iran versano ancora in una posizione attruppata dall’armamentario politico e commerciale euroamericano legato ad Israele, seppure risultano paesi finanziariamente in crescita e sganciati dal sistema Swift. Cosi’ il malcontento generale di quella porzione di mondo verso la spregiudicatezza e la mera esistenza di Israele, si trova all’acme della sopportazione.

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Voci giornalistiche disallineate in voga su social media apparentemente decentralizzati, esprimono la convinzione che le mosse geopolitiche e geoeconomiche d’Israele siano teleologiche ad un’unificazione sotto il proprio controllo, delle risorse petrolifere mediorientali, tese alla subordinazione economica dell’Oriente e dell’Occidente. Cio’ viene osteggiato dalla Russia, immane produttore energetico nonche’ paese piu’ esteso al mondo.

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