Iran: razionamento attivato, Cina tesa e lockdown vaiolo

Teheran dal 21-05-2022 e’ avvolta in un ginepraio di tensioni e pericoli inusitati ed esiziali. In Iran scoppiano già infatti, le prime rivolte per la fame, per il crollo degli stipendi e l’aumento dei beni di prima necessità. Il presidente Raisi risponde introducendo il razionamento. Ma con una novità: la tessera annonaria è digitale. Così il regime islamico potrà controllare tutti i suoi cittadini (presi per fame), in ogni acquisto che fanno.

Le immagini che arrivano da Teheran, e reperibili esclusivamente sui social, raccontano un Iran in fiamme. Le manifestazioni di protesta vanno avanti da una decina di giorni. I manifestanti hanno preso di mira la guida suprema, l’ayatollah, e il presidente con slogan e canti fra i quali, “Morte a Khamenei! Morte a Raisi!” e “combatteremo, moriremo, ci riprenderemo l’Iran”. Li si vedono strappare i loro ritratti e sono dure le accuse anche al sistema istituzionale e giudiziario della Repubblica Islamica.

Le proteste proseguono senza sosta, allargandosi a macchia d’olio in tutto il Paese: sarebbero almeno 40 le città coinvolte durante il solo fine settimana scorso, secondo quanto riporta Reuters, e almeno cinque i manifestanti rimasti uccisi dall’inizio dei subbugli. Con il perpetuarsi delle proteste sono state registrate anche numerose interruzioni della linea internet. Sarebbe un tentativo del governo di impedire l’organizzazione di manifestazioni e la condivisione di video e foto, come denunciato dall’osservatorio NetBlocks, che monitora malfunzionamenti e interruzioni dell’attività della rete.

Denunciano a gran voce il crollo degli stipendi, l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, ma soprattutto il taglio dei sussidi. Le proteste sono iniziate a Narmak, a nord-est di Teheran, e si sono espanse in altre province. Tutto è iniziato quando, Ebrahim Raisi – ottavo presidente dell’Iran, giudice supremo, fedelissimo di Khamenei, ben introdotto fra i vertici della Guardia Rivoluzionaria – ha annunciato il taglio dei sussidi statali per il grano importato causando un aumento di prezzi dei prodotti a base di farina fino al 300%. Anche i prodotti di prima necessità, tra i quali l’olio da cucina e i prodotti caseari, hanno subito importanti, e repentini, innalzamenti di prezzo. Gli iraniani temono che i tassi di inflazione sempre più pungenti potrebbero far salire i prezzi dei prodotti ben oltre i generi per ora coinvolti.

Raisi ha annunciato, infatti, l’introduzione di un ambizioso programma di regolamentazione dell’economia volto ad abolire i sussidi, compensandoli con coupon digitali che consentiranno loro di accedere a una quantità limitata di pane a prezzi agevolati, mentre il resto sarà disponibile ai prezzi di mercato, che sono inaccessibili per gran parte degli iraniani. Per fare la spesa servirà l’identità digitale: un ID con scansione biometrica sarà necessario per comprare il pane ai prezzi calmierati. Il “regime del pane” entrerà in vigore tra circa due mesi e piano, piano verranno inseriti anche altri beni come pollo, formaggio e olio vegetale, fa sapere il governo. “L’operazione è stata fatta sulla vita delle persone più che sull’economia”, ha twittato il giornalista Omid Feraghat, in un messaggio sarcastico indirizzato a Raisi.

Cio’ e’ riportato da Giorgio Bianchi Photojournalist.

Il CEO di Mastercard (MA) Michael Miebach ha fatto sussultare le persone. Ha risposto “no” quando gli è stato chiesto se SWIFT, l’attuale sistema di messaggistica interbancario che consente pagamenti transfrontalieri, esisterà tra cinque anni.
Ha sorriso durante la sua risposta, ma la folla apparentemente ha preso sul serio la sua risposta.
Miebach è intervenuto in un panel adiacente al vertice annuale (WEF) del World Economic Forum ospitato dal Global Blockchain Business Council (GBBC). Il panel ha discusso il futuro dei pagamenti transfrontalieri e il potenziale delle CBDC nel sistema finanziario.

In Cina sono altalenanti le lamentele pubbliche fino alle violenze per le regole sul distanziamento sociale enfatizzate da rinnovati obblighi sanitari. Tuttavia la Russia accetta la domanda del “Continente rosso” di penetrare nel proprio sistema di pagamenti Brics. Il quale e’ antitetico ma anche parallelo, al tradizionale “Swift”.

In alcune frazioni europee sono in procinto di attuazione norme di fermo e quarantena correlate il Vaiolo delle scimmie.

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