Iran Avvicina Arabia Saudita: Arresti E Polemiche

TEHERAN – Il quotidiano online libanese El-Nashra ha affermato che un significativo incontro avrà luogo tra funzionari iraniani e sauditi a margine della conferenza sull’Iraq che sarà ospitata dalla Giordania.

La seconda iterazione della Conferenza di Baghdad per la cooperazione e il partenariato si svolgerà il 20 dicembre ad Amman, in Giordania, secondo un rapporto di El-Nashra. Al vertice è prevista la partecipazione di Arabia Saudita, Turchia, Iran e molte altre nazioni arabe.

Alcune fonti libanesi hanno ipotizzato che il presidente iraniano Ebrahim Raisi e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman si incontreranno a margine della conferenza. L’annuncio arriva mentre i funzionari iraniani devono ancora confermare tale incontro. Inoltre, secondo le fonti, poiché non ci sono stati risultati tangibili dagli incontri Iran-Arabia Saudita a Baghdad, non ci si aspetta alcuna svolta nei colloqui.

Secondo quanto riferito, il conflitto nello Yemen e la riapertura delle ambasciate sono i temi principali del dibattito durante l’incontro tra funzionari iraniani e sauditi.

Le fonti affermano che non si parlerà del Libano durante i colloqui tra Iran e Arabia Saudita. Il 20 dicembre la Giordania si appresta cosi’ ad ospiterare la seconda sessione della Conferenza di Baghdad per la cooperazione e il partenariato, alla quale Iraq, Egitto e Francia hanno già annunciato pubblicamente la loro partecipazione.

Fuad Hussein, ministro degli Esteri iracheno, ha lanciato un invito sia alla Turchia che all’Iran quando ha annunciato la data della conferenza la scorsa settimana. Insieme al presidente francese Emmanuel Macron, i leader di Iran, Arabia Saudita, Turchia, Kuwait, Giordania, Qatar, Egitto ed Emirati Arabi Uniti sono stati invitati alla conferenza inaugurale di Baghdad, che si è tenuta nell’agosto dello scorso anno in collaborazione con Parigi. Desta sconcerto l’assenza dell’Italia, orbata ormai da oltre un ventennio del ruolo di stabilizzatore tra la compagine mediorientale e quella euroatlantica, con inoltre la recente dipartita sul fronte energetico del Nordafrica, che vede l’Italia scalzata da Francia e Turchia in seguito alla detronizzazione di Gheddafi operata unilateralmente da Parigi.

Attivisti del gruppo punk russo Pussy Riot sono stati intanto fermati dalla polizia in Qatar, che gli ha impedito di fare irruzione sul campo di gioco della finale dei mondiali Argentina- Francia per protestare contro la guerra in Ucraina, la detenzione del dissidente russo Alexei Navalny e per la libertà delle donne in Iran. Lo riferisce il quotidiano Die Welt.

Secondo l’Ong Cinema for Peace, con sede a Berlino, gli attivisti fermati sono due, fra cui Pyotr Verzilov. Ex marito di Nadezhda Tolokonnikova, una delle fondatrici della band:Verzilov è uno dei più noti attivisti del gruppo. Nel 2018 subì un misterioso avvelenamento in Russia e fu poi curato a Berlino. A maggio ha accompagnato in Italia due mogli di combattenti del battaglione di Azov, che allora erano ancora sotto assedio a Mariupol.

Nella tarda serata di sabato, gli attivisti sono stati rilasciati, ha detto Verzilov al sito indipendente russo Mediazone, con il quale collabora.Già durante la finale dei Mondiali 2018 a Mosca, attivisti del gruppo Pussy Riot, fra cui Verzilov, avevano fatto irruzione sul campo per protestare contro le violazioni dei diritti umani in Russia.

Il Qatar verte sempre piu’ nell’emisfero dominato da Russia e Cina, a maggior ragione dopo gli accordi di fornitura ingente di gas scontato alla Cina ed alla minaccia di sospendere i flussi di materie prime destinate all’Europa, nel caso la diatriba sulla corruzione euroqatariana prosegua.

Fonte Therantimes.com; rai

Vocabolario

*Verte: poggia.

*Ingente: grande.

*Compagine: struttura.

Foto Imago Economica Srl

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