Inseminazioni artificiali: denunce di compravendite ovociti

Il problema non è l’eterologa, il problema è la compravendita degli ovociti è una cosa diversa.Il problema è se il corpo femminile viene spezzettato e comprato e venduto sul mercato anche attraverso cataloghi. La maternità è qualcosa di profondamente legato alla creazione della comunità umana. Se noi tocchiamo la maternità siamo apprendisti stregoni che cambiano qualcosa di veramente profondo nell’inconscio, nella cultura, nel modo di stare insieme delle persone. Una volta si diceva ‘di mamma ce n’è una sola’”. Lo ha detto la ministra della Famiglia e alla Natalità Eugenia Roccella a “Mattino Cinque News” su Canale 5.
    “La questione è che ogni bambino – ha aggiunto Roccella – ha una mamma ed un papà per forza di cose. Ha una donna che lo ha partorito e un papà biologico e questo non è un dato che si possa eliminare. Quando si dice che ha due mamme o due papà, in realtà non si dice la verità”. L’inseminazione artificiale può costare tra 700 e 1.700 euro, a seconda del tipo di inseminazione, della clinica di riproduzione e delle condizioni di ciascun paziente. Esistono voucher fino a cinquemila euro per l’inseminazione artificiale ed in prospero mercato degli ovuli che si svolge in gran parte di Europa senza alcun ripensamento da parte delle donatrici ma le critiche e le polemiche multilaterali su questo tema, risultano in crescente aumento da parte dei tradizionalisti e dalla comunita’ Lgbtq che caldeggia per i diritti all’adozione, alle nascite da inseminazione artificiale, denigrando indirettamente il magistrato che alcuni giorni fa, in Italia, ha giudicato illegali e quindi abrogato, la dicitura che veniva posta nella scuola limitrofa, di “genitore 1 e genitore 2”. Parallelamente a tutti questi moti non passano inosservate le donne, specialmente giovani, che accorrono alla chirurgia per farsi sterilizzare: una fra esse e’ la celeberrima sul fronte social, Francesca Gaucci.

La sua scelta di non volere figli, presa quando era (ed è) ancora giovanissima sta facendo discutere, soprattutto in rete. Lei è Francesca Guacci, influencer che vanta 45mila followers su Instagram, dove campeggiano le sue foto con un fisico modellato da ore di esercizi in palestra. Ma ora fa parlare anche perché ha raccontato la sua storia, di giovane donna che non vuole figli e per questo ha optato per una scelta “estrema”: sottoporsi a salpingectomia bilaterale, ossia farsi asportare entrambe le tube di Falloppio.

«Dopo averne scritto sul mio profilo Instagram ho ricevuto comprensione, supporto, apprezzamenti e complimenti, ma anche molte cattiverie gratuite sia da uomini che da donne» ci dice Francesca. «Non mi sarei mai aspettata tante reazioni, ma non mi sono pentita, perché è stata una scelta consapevole e i miei genitori mi hanno supportata» racconta.

Sono ormai passati sei anni dall’intervento e oggi l’influencer 28enne ha ritenuto di volerne parlare per fare chiarezza su un’operazione che di fatto impedisce proprio la gravidanza, ma che a volte viene effettuata per motivi di salute. L’ha fatto rilasciando un’intervista a un giornale, non sul suo profilo Instagram, dove pubblica foto legate al fitness e alla sua attività in palestra.

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