In replica a Conte ed alla finta opposizione

Chi ha come voi votato a favore di Von der Leyen in Europa, contro il programma di circolazione dei crediti fiscali per dare fiato all’economia disastrata dall’Euro, a favore della Green Economy che sta falcidiando aziende, classe media e pensionati, non ha diritto di parola. Questo in relazione al profluvio di redattori, politicanti, opinionisti del web e seguaci del Movimento 5 stelle che si prodigano a denigrare, calunniare e delegittimare il presidente del consiglio ed il proprio esecutivo. Infatti il clima geopolitico ed economico italiano in generale, e’ avvolto in un pantano che vede un rimescolamento di ruoli, responsabilita’, pareri, aspettative, iniziative, ma che rendono difficile sceverare i dati di fatto dalle azioni e colpe personali. Pur riconoscendo l’acume, la capacita’, la onesta’ e la piacevolezza del presidente Conte che ha eluso la bancarotta eterodiretta del Bel Paese tramite la mossa del Super bonus e quella del reddito di cittadinanza, non si puo’ negare la sua incapacita’ o non volonta’, a tutelare le liberta’ costituzionali nel non volersi inoculare ai tempi del Covid, a rintuzzare la censura imperante che ha attanagliato i social media, i principali media italiani pubblici, verso tutti coloro che erano dissenzienti rispetto ai dogma vaccinali, a quelli europeisti, a quelli sionisti, o che semplicemente focalizzavano con onesta’ intellettuale le scie chimiche, le armi biotroniche, le componenti vaccinali di grafene e nanobot. O solo dipartite ed ammalamenti da vaccino con conseguenti risarcimenti. Giuseppe Conte si dice fosse stato promosso dalle alte sfere gesuitiche e vaticane e gli si riconoscono meriti sesquipedali nell’aver esercitato la Golden Share a beneficio delle imprese nazionali, ad aver imposto la cifra del Pnrr anteponendo alla Ue una minaccia tanto reale quanto a lui onorevole: o ci date i soldi che elargite quando Germania e Francia pretendono, oppure ci finanzieremo autonomamente. Il fatto che tuttavia Conte non abbia aderito all’accordo con la Lega di perseguire l’infrastruttura strategica in Val di Susa, ha posto “l’avvocato degli italiani” in una condizione di non effettivo sbilanciamento a favore degli interessi industriali prettamente italiani, in una fase davvero esiziale per lo sviluppo e l’economia. Vero e’ che i diritti dei residenti della Val di Susa risultassero calpestati e che il traforo della montagna risultava assai controproducente dal punto di vista ambientale ed anche economico, ma tant’e’ che il pil viene movimentato principalmente con le commesse pubbliche ed i lavori statali in infrastrutture, dal punto di vista della installazione e manutenzione.

Il Green deal attualmente abortito dai macrocircuiti di potere adiacenti a Trump, all’Europa ed indirettamente all’Italia, e’ stato promosso dall’esecutivo 5 stelle senza sgravare i costi dalla comunita’ delle aziende e dei privati, bensi’ lasciando le gabelle intatte contro i proprietari di veicoli tradizionali e senza calmierare i prezzi dei carburanti. Conte si e’ alienato innumerevoli consensi a causa di tali mancate contromisure e per l’intento di far pagare il reddito di cittadinanza esattamente alle imprese ed ai pensionati, che vedono imposizioni fiscali fisse ma in cambio lavoratori che reclamano pagamenti uguali o superiori a quelli elargiti con il Reddito di cittadinanza.

Dal momento che Grillo, coadiuvato da quel Sasson collegato con legami di parentela esattamente ai potentissimi Rothschild, ha deviato dall’intento iniziale di fuoriuscire dall’Euro e lavorare per la traslazione della moneta credito, l’intero partito pentastellato ha perso credibilita’ venendo associato ad una sorta di finta opposizione. Una finta opposizione attribuita da opinionisti come Cesare Sacchetti, anche a giornalisti tipo Travaglio che denuncia pedissequemente la Mafia e la malapolitica, ma mai l’Euro, il Satanismo e la pedofilia inserite in ogni sfera di potere. Il problema e’ che il tema della finzione attiene anche Meloni soprannominata Lady Aspen e la Lega di Salvini: quest’ultima sembra essere destinataria di investimenti che partono proprio da Israele e dai suoi apparati di potere. Ed infatti Meloni e Salvini hanno accettato la candidatura di un personaggio islamico pasionario per le cause musulmane, in un comune del nord.

Alla prova della falsa controinformazione e del dissenso controllato, non sfugge nemmeno Orsini, secondo alcuni afferente alla Digos e per Sacchetti subordinato alla Nato e plasmato sui suoi interessi, ad onta dei soliloqui tv in cui esecra l’Ucraina difendendo discretamente la Russia.

Nel panorama del dissenso controllato pianificato in maniera mirabile dai servizi segreti internazionali e svelato da Morris San, appartiene il Movimento 5 stelle che sarebbe stato edificato come corollario dell’asfittico e morente Pd, ma anche personaggi influenti e molto gradevoli come Di Battista. Posto in naftalina per veicolare il dissenso, al momento opportuno, non distante dagli interessi su cui si erge il mondo: velleita’ di masnade come quella degli Illuminati, propedeutiche al controllo, alla schiavitu’ perpetua latente ed al blocco alla piena prosperita’ collettiva, con conseguente affermazione della democrazia, della eguaglianza, della meritocrazia, dei diritti, della pace e dunque dell’evoluzione planetaria.

In ultima istanza i servizi deviati cristallizzano personaggi impeccabili a tempo debito oppure li tengono silenti in certe fasi, in modo da non farli uscire da quel recinto di soluzioni che si cotraffanno al Nuovo Ordine Mondiale ed al Grande Reset. Soluzioni che quindi non risolvono i problemi alla radice, tacendo sulle possibilita’ di tutelare ognuno e non danneggiare alcuno, in un paradigma di opulenza, diritti, religiosita’ per lo piu’ cattolica, democrazia, sviluppo, Costituzione, crescita e meritocrazia.