Illeciti al cimitero: scandalo in Calabria e Lombardia e non solo…

Avrebbero proceduto per anni ad estumulazioni non autorizzate nel cimitero di Cittanova (Reggio Calabria), distruggendo o spostando in altri loculi, le salme dei defunti, per far posto a nuove sepolture. Con questa accusa i Carabinieri hanno arrestato 16 persone nelle province di Reggio Calabria, Milano e Vicenza in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta del procuratore di Palmi, Emanuele Crescenti.
    Tra gli arrestati l’ex custode del cimitero, oggi in pensione, e tre imprenditori locali amministratori di due imprese di onoranze funebri. Complessivamente sono 70 gli indagati. Sequestrata un’area del cimitero. I 16 arrestati sono ritenuti, a vario titolo, coinvolti in operazioni illecite celate dietro la regolare gestione del cimitero comunale dove avevano creato, secondo gli inquirenti, una “gestione parallela” del cimitero rispetto a quella del Comune. L’ex custode e i tre imprenditori locali, sottoposti alla custodia cautelare in carcere, sono ritenuti dagli inquirenti al vertice di un’associazione a delinquere.

Il problema sepolture attanaglia il Sud, infatti i nuovi loculi sono stretti ed i defunti obesi vengono tumulati solo nella parte vecchia del cimitero  di Tricase, in provincia di  Lecce.

In Puglia dunque è esploso un caso. Ma, precisa l’assessore all’Ambiente e ai Servizi cimiteriali di  Tricase Rocco Piceci, «non c’è nessun caso di mancata sepoltura dei deceduti in sovrappeso, il nostro cimiterob  ha disponibilità di loculi per tutti. Lamentele del genere al mio ufficio non sono mai giunte». Nella zona nuova, in continuità con la vecchia realizzata negli anni 80 – spiega l’assessore – sono stati realizzati loculi prefabbricati che rispettano le misure previste dalla polizia mortuaria: 75 centimetri di larghezza, 70 di altezza e 2,25 metri di profondità.

Nella vecchia zona cimiteriale, i loculi realizzati in opera hanno misure più generose: 90 centimetri di larghezza, 70 di altezza e 2,25 metri di profondità. Proprio nella parte vecchia ogni anno procediamo all’estumulazione di 104-115 salme e si liberano altrettanti loculi dopo un’occupazione di 25 anni: si tratta dello stesso numero della mortalità per anno di Tricase».

«Per inciso – precisa Piceci – una persona che pesa più di 150 chili ha bisogno di una cassa larga 76 centimetri che nei nuovi loculi non entra, per questo viene posizionata nella zona vecchia», oppure sepolta nella terra. «Le assicuro – conclude – che non abbiamo mai avuto un feretro nella camera mortuaria per più di mezza giornata, quindi il problema della carenza di loculi per persone obese semplicemente non esiste».

A San Romolo invece vige una polemica sul cimitero: “Calcinacci e muffa nella struttura”, scrive Manuela Plastina.

Da quasi tre anni i cittadini che hanno i propri defunti sepolti al cimitero di San Romolo, chiedono un’attenzione maggiore. Nel febbraio del 2021 organizzarono un incontro con l’amministrazione per segnalare alcuni piccoli–grandi problemi, “ma da allora niente è cambiato – denuncia il consigliere comunale Sonia Redini (gruppo Cittadinanza Attiva) –. Fra i servizi in carico a un’amministrazione comunale, quello cimiteriale è senz’altro uno dei più delicati: abbiamo 11 cimiteri sul territorio, oltre a quello congiunto con Rignano di San Donato in Collina. Quelli nelle frazioni più piccole hanno tutti bisogno di più attenzione”.

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C’è muffa sul soffitto, lo sgabello per raggiungere i forni più alti è troppo pesante, il lavandino probabilmente è ostruito. “Sono tutte richieste di sistemazione talvolta modeste, ma metterci mano sarebbe segno di attenzione e di cura di un luogo con un valore sociale importante”. Il Comune ha investito molto nell’edilizia cimiteriale, “ma bisogna intervenire anche su queste realtà per non essere costretti, col passare del tempo, ad opere di ripristino più onerose”.

Gli agenti della polizia locale di Nole, nel Torinese, hanno denunciato l’autore di un furto all’interno del cimitero del paese. L’uomo, forse non nuovo a razzie di questo tipo, ha portato via da una tomba di famiglia un vaso portafiori di valore. L’immediata denuncia ha permesso agli agenti di risalire all’autore del furto tramite le immagini delle telecamere dell’impianto di videosorveglianza e all’incrocio di una serie di dati relativi alle targhe dei veicoli di passaggio a Nole. Il vaso è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario.

Il problema dei cimiteri tange sia le emergenze erariali che vedono i Comuni, proprietari di questi luoghi funebri, sempre a corto di risorse per attuare una buona manutenzione; ma anche il saldo negativo tra nati e morti che attiene, da alcuni mesi, il Bel Paese. La natalità in Italia è al minimo storico, e la mortalità resta ancora elevata: meno di 7 neonati e più di 12 decessi per 1.000 abitanti. È quanto emerge dagli indicatori demografici dell’Istat relativi al 2022.7 aprile , per cui le richieste di allocazione delle bare figurano crescenti, gli spazi nelle grandi citta’ sempre piu’ esigui ed esosi; di conseguenza gli interventi dei privati, in maniera discreta o meno, vengono reclamati e sono una realta’ di fatto, per non creare entropia e mantenere un’equilibrio generale fra tutte le componenti, che ineriscono le morti in Italia. Tra i privati purtroppo, si assiepano anche masnade criminali coinvolte nella gestione delle salme.

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