La verita’ ha sempre significato “rivoluzione”, siccome il potere e’ detenuto da pochi, quelli che sanno la verita’ e la plasmano sul proprio interesse. Il gufo e’ ora una sorta di metafora della verita’, ossia la parte sconosciuta alla stragrande maggioranza del popolo, intesa tale verita’
come potere non ostentato, imperiosita’ occultata nell’immagine discreta, apparentemente innocua di questo volatile. Cosi’ oggi il potere reale, che puo’ essere distruttivo o letale, e’ detenuto da individui che lo rendono invisibile, persone discrete, raffinate, esili ma in realta’ onnipotenti. Oligocratici in senso letterale, che attraverso la finanza detengono quote azionari dei principali conglomerati industriali. Sono persone pacifiche ed apparentemente esili i potenti veri, in questa fase storica, e li si puo’ incontrare nei piu’ prestogiosi teatri e musei in alcune circostanza, ma mai in televisione; i loro conti correnti sono di fatto inesistenti, in quanto schermati dietro le banche e i principali fondi di investimento di cui sono i reali proprietari. Forse si puo’ incontrare qualche flusso monetario impetuoso che agita la borsa di Wall Street, quale espressione del denaro dei veri potenti. Essi i giornali li posseggono mediante le inserzioni, non la diretta proprieta’. E i politici e Confindustria non comandano? Certo che no, perche’ ambe due sono espressione della volonta’ e delle azioni dei veri potenti, di cui promulgano le leggi impopolari e gli oggetti da produrre. Ma se si vuole incontrare il potere al fine di dargli una gragnola di pugni, sara’ impossibile, tuttavia le loro tracce si trovano dietro l’emissione di moneta e la gestione dei titoli pubblici, in ogni grande nazione…
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2021-02-25