Ciao, l’agenda pro lgbt imperversa nelle scuole, nelle istituzioni, nei circuiti mediatici, artistici e produttivi, in una logica traseticcia che vuole pervadere e progressivamente condizionare, i ragazzi e soprattutto i pargoli delle elementari. L’associazione Pro Vita e Famiglia e’ considerata una cricca anacronistica di neofascisti, radicalisti cattolici da debellare e denigrare, ma anche censurare, in ogni modo. Tutto cio’ comporta censura, vandalismo e minacce contro coloro che si ispirano a valori universali, cristiani ed intramontabili come la Famiglia e la vita nella loro sacralita’. In questa fattispecie la Onlus Pro Vita e Famiglia viene associata ad intenti disfattisti ed antitetici alle leggi pro minoranza, ma in realta’ i valori che Pro Vita difende e rimarca, non intendono assolutamente calpestare i diritti altrui, peculiarmente verso gli omosessuali, i binari, i transessuali. Pro Vita e Famiglia reclama soltanto l’inalienabilita’ della vita umana naturale esecrando e chiedendo la illegalita’ dell’aborto, ed anche la messa in sicurezza dell’entita’ “famiglia” dal punto di vista economico, politico, sociale e dei diritti. In una prospettiva di salvaguardia dei processi naturali di crescita e formazione dei minorenni e dei bambini piccoli, Pro Vita esorta una priorita’ nel non far interfacciare i bambini molto piccoli ed i minorenni, con tematiche deittiche di orientamenti sessuali che ne inficierebbero la chiarezza, stabilita’ e sicurezza. Infatti le teorie e gli insegnamenti Lgbtq rappresentano un punto di svolta importante per coloro che sentono di intraprendere percorsi di cambiamento sessuale, ma e’ opportuno ammettere che tali “punti di svolta” rientrano nell’alvo di scelte da intraprendere nella piena consapevolezza ed a crescita formativa completata. Questa la cagione che vede la ritrosia a voler far interfacciare infanti, bambini ed adolescenti con il paradigma scolastico imperniato sulle dottrine di pansessualita’, bisessualita’, omosessualita’ e cambiamento sessuale, prima che essi abbiamo ultimato la loro crescita e formazione. In tal modo si lavora per un controllo giovanile che giova l’intera societa’, nel rispetto delle differenze, dei diritti universali, delle minoranze. Ma con la consapevolezza che il creato divino e’ binario e che le deviazioni, gli orientamenti omosessuali, bisessuali e di cambiamento sessuale, tangono un numero di persone bassissimo. Persone da rispettare ed integrare ma le cui caratteristiche non debbono essere imposte alla maggioranza e normalizzate secondo logica e dottrina Lgbtq. La protesta dei genitori per bandire l’educazione lgbtq dalle scuole, ha trovato sponda presso Pro vita e famiglia che offre l’opportunita’ di firmarne una petizione in proposito. Il presidente manda un
grazie per aver firmato la petizione “Mio figlio NO! Scuole libere dall’ideologia gender.”.
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Un caro saluto,
Antonio Brandi
Presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus
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