Il Lazio alla caccia della plastica

Sono in atto, sul litorale laziale, i viaggi della flotta dei pescherecci, volti alla raccolta della plastica sui fondali, da consegnare al consorzio Carepla per il suo riciclo. Non nuova tale iniziativa di reale ecosostenibilita’, bensi’ e’ il secondo anno che i pescherecci laziali sostenuti dalla regione, partono per ripulire il litorale romano. La plastica estratta dal mare verra’ lavorata per diventare prodotti di arredo urbano come cestini, panchine, giostrine per bambini, pali e quant’altro funzionale e scevro di impatto ambientale.

La plastica raccolta dai pescherecci verra’ depositata in un portacarichi collegato al sito del consorzio per la sua lavorazione, dando adito alla nascita di nuove imprese davvero avveniristiche e indenni per l’ambiente. Calcolando che la meta’ dei nostri prodotti alimentari e di altro tipo viene buttato, a detta di innumerevoli economisti il futuro delle imprese e della crescita economica derivera’ dal riciclo e da lavorazioni di sempre maggior pregio per la rinascita dei materiali.

La raccolta della plastica dalle acque si e’ effettuata anche sul Tevere e sull’Aniene, da cui sono emersi complessivamente otto frigoriferi, sei bombole gas, uno scaldabagno, da reinmetere in commercio e stimolare nuove assunzioni.

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