LE PAROLE PROFETICHE, PRONUNCIATE 40 ANNI FA, DAL CARDINALE BIFFI.
“Oggi molti dicono: in tutte le religioni c’è del buono. O addirittura: tutte le religioni sono uguali; sicché ognuno può scegliere quella che gli va bene, come può scegliere il colore della sua cravatta o il luogo della sua villeggiatura.
Credo che si possa anche dire così, purché però si capisca bene che in questo discorso il cristianesimo non c’entra niente. Perché il cristianesimo – a differenza di tutte le altre visioni religiose o filosofiche o etiche – è prima di tutto un avvenimento: l’avvenimento del Figlio di Dio che si fa uomo, muore in croce, risorge, e ci coinvolge – se ci lasciamo coinvolgere – in questa vicenda di morte, di risurrezione, di vita totalmente trasformata già in terra e di vita eterna.
Certo, il Cristianesimo è anche una religione: difatti implica delle idee sulla Divinità, stabilisce una regolamentazione del culto, propone una legge morale. Ma primariamente il Cristianesimo – ed esso solo – è un fatto; un fatto che si può accogliere o rifiutare. Perciò è imparagonabile, e non può essere contato insieme con le altre posizioni ideologiche o spirituali.
La fede cristiana è un arrendersi a questo avvenimento che salva ed è un lasciarsi cambiare di dentro da ciò che è avvenuto. Le altre persuasioni religiose possono essere anche belle, buone, utili, affascinanti ecc.; ma non hanno niente a che vedere con la fede cristiana.”