Stupri e violenze sulle donne: la denuncia di Georgiana Gaman con “Hanno ucciso Barbie”
Strupri e violenze sulle donne, Georgiana dà voce al dolore, ed alle possibilità di rinascita
Roma, 17 aprile 2025 – Gli stupri e la violenza sulle donne sono un tema delicato e purtroppo sempre drammaticamente attuale. A dare voce al dolore delle donne questa volta ci ha pensato Georgiana Gaman con il brano “Hanno ucciso Barbie”, disponibile su YouTube con un videoclip toccante che affianca al potere delle immagini la forza emotiva della musica.
Scritto da Bruno Sambenedetto e prodotto da Ivan Antonio Giampietro della Venus Entertainment, il brano affronta senza filtri il tema delicato della violenza sulle donne.
La storia di una giovane donna vittima di stupro
Attraverso una narrazione intensa e diretta, il brano racconta la storia di una giovane donna, vittima di uno stupro, che si trova nel posto sbagliato, nel momento sbagliato, davanti alla persona peggiore possibile. Ma “Hanno ucciso Barbie” non è solo un racconto di dolore: è anche un inno al coraggio e alla rinascita.
Il testo: un grido muto che diventa voce
La potenza del brano è racchiusa in ogni parola del testo, che si apre con immagini forti e intime. È il ritratto di una ragazza spezzata, che si rifugia nel silenzio e nell’isolamento. Le strofe si fanno via via più intense, raccontando lo shock, il senso di colpa, l’incomprensione, ma anche la forza che lentamente torna a emergere:
Con una voce che si muove tra delicatezza e intensità, Georgiana riesce a restituire ogni sfumatura emotiva del brano, interpretando il dolore con rispetto e profondità, ma anche offrendo un messaggio di speranza a chi ascolta.
Un videoclip che parla attraverso le emozioni:
Nel videoclip ufficiale, visibile su YouTube al link www.youtube.com/watch?v=0f97fvpE8C0, Georgiana dà volto e corpo al brano con una performance sentita e viscerale. Alcune scene la ritraggono mentre canta come se stesse rinascendo, quasi a voler comunicare che esiste una vita dopo il dolore. Altre invece la mostrano immersa nella sofferenza, in un’alternanza visiva che accompagna perfettamente le fasi emotive del testo.
Un momento chiave del video è la scena in macchina, dove l’attore Mirko Mascioli – noto per ruoli in produzioni Rai e per il film Occhi Azzurri, candidato ai David di Donatello – interpreta con intensità l’uomo che compie l’abuso. Una scena dura ma necessaria, che rende evidente la brutalità dell’atto senza mai scadere nel sensazionalismo, grazie alla regia attenta e al rispetto per il tema trattato.
Il progetto musicale: arte e denuncia sociale
“Hanno ucciso Barbie” rappresenta una delle tracce di un progetto più ampio ideato dal poliedrico artista romano Bruno Sambenedetto, recentemente scomparso ma ancora oggi presente attraverso la sua arte, che continua a fungere da testimonianza di una profonda ricerca spirituale e umana. Il suo album concettuale S(contro) “male sociale” raccoglie una serie di brani che trattano temi sociali di grande attualità e urgenza. Tra questi, sono già stati pubblicati: “Dove sono gli angeli”, “Fredda pioggia d’inverno”, “Children in the storm” e “Ragazzo non pensarci”.
Per Georgiana (www.instagram.com/georgianagaman) questo progetto ha rappresentato molto più di una semplice collaborazione musicale.
“Ogni nota che ho cantato l’ho sentita profondamente nella pelle, perché racconta il dolore, la forza e il coraggio di tante donne che, ancora oggi, lottano per essere ascoltate”, ha dichiarato la cantante.
Un atto artistico e umano, che trasforma il dolore in resistenza, e la musica in uno strumento per non far sentire sole le vittime.
Per ulteriori informazioni e contatti con Georgiana si può visitare il profilo Instagram www.instagram.com/georgianagaman o scrivere alla mail segreteriavenus@gmail.com.
ll testo del brano “Hanno ucciso Barbie”
Non esci più di casa,
neanche per la spesa,
la vita ora ti pesa,
guardi intorno e chiedi scusa
scusa per essere nata
per essere cambiata,
forse era meglio morire che restare a soffrire
Chiusa nella tua stanza,
senti ancora una presenza
ci ripensi ancora un po’,
continuare non si può
potessi tornare indietro,
spaccheresti quel vetro
che ti teneva chiusa e non ti faceva uscire
tu sorridente, tu dolcemente,
hai creduto bella fosse la tua età
tu dolcemente, tu sorridente
che credevi che l’amore è questo qua
senza voglia né poesia
lui ti grida che sei sua
con la mano sulla bocca ed un’altra che ti tocca
dove sono i tuoi vestiti
fatti bella ma per te
non lasciare il tuo calore su di un petto senza cuore
occhi bassi e sguardo assente,
sei soltanto adolescente,
chi potrebbe mai capirti
se non io che sto a cantarti
tu sorridente, tu dolcemente
hai creduto bella fosse la tua età
tu dolcemente, tu sorridente
che credevi che l’amore è questo qua
io ti canto queste rime
tu sei non è la fine,
questo solo posso darti
ora che hanno ucciso Barbie
tu dolcemente, tu sorridente,
che credevi che l’amore è questo qua
io ti canto queste rime
tu sai non è la fine,
questo solo posso darti
ora che hanno ucciso Barbie.
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