Le prestazioni commerciali forestiere di Alfa con Giulia attualmente, permangono inferiori a quelle dei tedeschi. Ma cio’ non sottrae ammirazione verso la sua proprieta’.
Le prestazioni commerciali forestiere di Alfa con Giulia attualmente, permangono inferiori a quelle dei tedeschi. Ma cio’ non sottrae ammirazione verso la dirigenza Exor che permane per lo piu’ italiana e filoitaliana, nell’aver lavorato egregiamente con Alfa Romeo in questi anni: nella fattispecie Giulia, la piattaforms Giorgio edificata dal nulla con esclusivi capitali della dinastia Agnelli, si conferma la migliore del mondo. Giulia e’ all’altezza ed a tratti superiore, alle concorrente tedesche. Mantenendo un prezzo inferiore. Che le vendite siano minori dei tedeschi, risulta un problema sopratutto politico della Seconda Repubblica. Ossia uno stato che dimezza il potere di acquisto italiano incastrando la Quarta potenza mondiale nel Marco tedesco controllato da Francoforte, Berlino, Londra, ossia l’Euro. Con il conseguente raddoppio dei prezzi a fronte di una stagnazione degli emolumenti. Ed in mancanza di patrioti del calibro di Mattei che assicuravano alle imprese prezzi calmierati per energia, credito incrementando il potere d’acquisto e la solidita’ internazionale dell’Italia, Fiat deve rintuzzare un paradigma globalista in cui la maggioranza degli italiani non puo’ permettersi di acquistare Made in Italy, la Germania ha monopolizzato il mercato premium globale creando un falso mito collettivo che preferisce i suoi prodotti. Ma in tutto cio’ Fiat ha dapprima inglobato Chrysler, Dodge, Hummer, ij seguito Citroen, Peugeot, Opel, in modo autonomo rispetto ad una nazione che ha distrutto le filiere produttivo, smarrito la sua opulenza nel tutelare aziende, consumatori e redditi nazionale. Lasciando tutti alle merce’ di un mercato falsamente Neoliberista ma in realta’ fraudolento ed antitetico all’Italia ed al Cattolicesimo apriori, in seconda istanza all’Europa Germania compresa. Infine all’America per mezzo di corruzione sistemica pro Cina. Approfondimento su Adfnews.it/contenuti segreti.
Stellantis detenuta dalla Exor di Agnelli in quota leggermente maggioritaria rispetto alla famiglia Peugeot ed allo stato francese medesimo-cosa non consentita di replicare a Roma-sta ottemperando ad un mirabile lavoro di rilancio anche identitario per Lancia con Y. Mentre la Alfa che ha partorito recentemente Junior, ha sfondato la breccia di proseliti e gradimento tra gli appassionati del Biscione. Il tutto allorche’ Maserati si appresta ad essere staccata dal macrocosmo Stellantis per tornare sotto l’egida Ferrari. La dirigenza Fiat sta facendo le veci dello stato per non lasciarsi fagocitare dalla concorrenza sleale approntata dall’Europa germanocentrica, dalla Cina comunista e dai Brics dal reddito da lavoro estremamente basso. In questo pantano Alfa Romeo impegnata in F1 assieme alla Ferrari, innalza costantemente la propria reputazione globale, in una congiuntura dove Lancia e’ tornata nei rally con la Y ed il ritorno della leggendaria Delta regina incontrastata dei rally, e’ stato confermato. La gestione finanziaria, aziendale e patrimoniale di Fiat che presenta Alfa sempre in auge per bellezza, peculiarita’ e rivalutazioni, si riconferma superiore agli omologhi. Attendendo un risveglio politico che suffraghi aziende, lavoratori e capacita’ di acquisto per gli italiani, la maggiore multinazionale privata del Bel Paese, regge autonomamente le problematiche geopolitiche. Sull’abbrivio del leggendario avvocato Agnelli che ha trascorso l’intera esistenza a prodigarsi affinche’ l’azienda di famiglia, non cessasse mai di esistere e consolidarsi. Sopratutto in periodi storici in cui la politica ed il denaro sono assolutamente scarseggianti e subordinati a poteri antinazionali ed anticristiani.