Dal Fatto quotidiano emerge che e’ opportuno fermare le emissioni di anidride carbonica ed esimersi dal pagare per l’arricchimento dei produttori di energia fossile. La strada indicata, dopo il processo Rugh, passa anche dall’introduzione di una tassa adeguata sulle emissioni di carbonio, anche se il settore aereo di fatto è ancora sovvenzionato rispetto a quelle che causa.
Ma la condanna dei quattro sedicenti scienziati italiani che nella terra dei “crucchi” avevano mirato a danneggiare gli edifici di Blackock ed un immobile Mercedes in modo perentorio, si e’ ridotta a sanzioni veniali e clamorosi sconti di pena. I quattro si erano opposti all’utilizzo di petrolio e carbone nell’ambito del panico sul cambiamento climatico, ma tutto cio’ non servirà a fermare i 4 attivisti della comunita’ accademica e scientifica. Essi si prodigano per comunicare la propria fronda ai dati ed ai ragionamenti che gravitano sulla questione dei problemi climatici, anzi Rugh dice schietto di avere già altri quattro procedimenti pendenti ed Aiello dichiara apertamente “se non rechi disturbo non ottieni un cambiamento politico”. Facendo un paragone con l’azione di Martin Luther King afferma, “in futuro saremo ricordati come le persone che avevano ragione”. A dar loro supporto in aula in mattinata una platea di una decina di altri ambientalisti tra cui anche delle sigle “Ultima Generazione” ed “Extinction Rebellion”. Dopo il verdetto Rugh ha registrato una video intervista. Con un mese di azioni nel 2022, tra cui quelle di Monaco, hanno ottenuto più di 100 articoli, indicano. Masini in aula d’altronde ha dichiarato lapidario “possiamo ancora scegliere” ma “se stiamo in silenzio condanniamo le future generazioni … il 2023 è già ricordato come l’anno più caldo, senza interventi sarà ancora peggio. Gli ambientalisti in questione risultano, dall’anamnesi giudiziaria, scevri di reddito e di una mera occupazione accademica, scientifica o tecnica, ancorche’ residenti a casa dei genitori. Personaggi impegnati nella creazione di entropia nell’ambito della dialettica climatica, ma che i giudici gli hanno comminato multe di 40€ simboliche e pochi giorni di una comoda detenzione, per mezzo della totale buonafede con cui si sono prodigati a favore della tutela climatica. Pene irrisorie per crimini economici di bassa lega, giacche’ i magistrati hanno provato che gli spray utilizzati per imbrattare i muri degli uffici Blackrock di Berlino contro il finanziamento dei carburanti fossili, erano solvibili per cui non compariva zelo nell’arrecare danni importanti alla comunita’. I ragazzi di origine italiana coinvolti nella colorazione perfino di un suv Bmw da oltre centomila dollari come provocazione contro le auto termiche, sono stati scagionati quasi integralmente dalla magistratura tedesca, in quanto considerati nullatenenti, senza malizia, senza occupazione garantita. Secondo gli scettici orde di giovani attivisti che nel mondo determinano pantani di scarse dimensioni ma pur sempre fastidiosi per i cittadini locali e per l’erario, vengono finanziati in modo carsico dall’universo di Ong afferenti Soros con la propria Open Society ed indirettamente i medesimi principali fondi di investimento che hanno il controllo sia dell’energia fossile che di quella pulita. Ma anche di una dovizia di Ong che patrocinano battaglie sociali di ogni tipo che effettivamente vanno sempre a detrimento delle finanze aziendali e di quelle personali. In relazione alla questione climatica la riconversione graverebbe in maniera sesquipedale sulla comunita’ e sulle piccole e medie aziende. Sono cosi’ numerosi coloro che si sono sfogati ai microfoni di Adfnews rimarcando che giovani e disoccupati probi vengono finanziati per seminare indignazione, instabilita’ e nocumenti economici, cavalcando in modo equivoco perche’ eterodiretto, l’ansia da surriscaldamento. E dunque esortano indagini accurate della magistratura per debellare i circuiti finanziari che fomentano tali situazioni.
A proposito del dibattito sul clima, proprio in Italia si verifica il ritorno in auge di uno scenziato estremamente encomiato fino ai primi anni duemila, quell’Antonio Zichichi caduto nell’obblivione per aver sciorinato dati diametralmente opposti a quelli cavalcati ed enfatizzati dagli attivisti dei cambiamenti climatici. Infatti Zichichi dimostra che le temperature sono grosso modo inalterate rispetto all’antichita’, ci sono state gia’ stagioni eccessivamente calde in tempi non sospetti, l’uomo non incide in guisa sostanziale sulla temperatura, il riscaldamento in atto fa parte di una era presente di postglaciazione; l’uomo nelle ere glaciali non e’ in grado di modificare granche’, bensi’ deve unicamente plasmare le proprie magioni, infrastrutture ed aziende, sui cambiamenti in atto. Zichichi dal crescente impatto social non si esime dal dichiarare che le emissioni di CO2 rappresentano “l’ossigeno” della natura, che in cambio appunto fornisce l’ossigeno di cui necessita il mondo. Inoltre Zichichi esprime costantemente la propria professione cattolica, determinando Dio come unico creatore dell’universo, le cui leggi sono comprensibili e vanno seguite, anziche’ mutate o modificate come odiernamente avviene.