Fondi ai comuni: congrega di sindaci per l’ultima battaglia

Di Francesco Paolo Tondo

Grande sostegno, si registra, al Manifesto della societa’ civile dei 644 sindaci provenienti dalle piccole realta’ urbana del sud. I Piccoli Comuni del Welcome, i Borghi Autentici d’Italia e i Sindaci del Recovery sud aderiscono al Manifesto promosso da NeXt-Nuova economia per tutti: “Con il nuovo governo saremo collaborativi ma inflessibili rispetto agli obiettivi che aspettiamo da troppo tempo per le nostre Comunità”. Affermano da partito 24 agosto.

Condividiamo e promuoviamo pienamente il messaggio lanciato dalla rete dei sindaci del sud. “Nell’attuale sistema politico-elettorale rischiano di prevalere solo gli interessi forti, gli stessi che stanno facendo passare in second’ordine la priorità del superamento del divario Nord-Sud, con ciò che comporta in termini di perdita di diritti da parte di oltre venti milioni di cittadini. Al contrario, oggi è diventato inspiegabilmente urgente inseguire il feticcio dell’autonomia differenziata, creando ulteriori pericolose divisioni nella nostra società. E questo va assolutamente contrastato”. Esprimono da questo consesso suffragato con l’apparato mediatico innestato sui social e facente capo il famigerato giornalista e scrittore meridionalista Pino Aprile.

“Una rete fortemente promossa da noi del Movimento 24A- Equità Territoriale sin dalla prima battaglia sostenuta insieme per il Recovery Sud ed oggi, in un contesto sociale ancora più tragico per il Meridione,
condividiamo pienamente la necessità di puntare l’attenzione su quanto promosso sia dal centro destra che dal centro sinistra: l’autonomia differenziata senza la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, in assoluto contrasto ai seguenti articoli della Costituzione”, rincarano dall’unico partito meridionalista d’Italia strutturato su scala nazionale:

art. 3, comma 2 “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
art. 5 “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i princıpi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento”.
art. 119, comma 3, “La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante”.
art. 119, comma 5, “Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina

risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni”.

Va anche riportato quanto da Napoli si registra un fronte esiguo ma affiatato, di cittadini che caldeggiamo per una completa centralizzazione delle decisioni locali, in modo da eludere la camorra, il clientelarismo, la burocrazia e le molteplici inefficienze.

Foto Imago Economica Srl ©️

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