FCA rilancia il lavoro al sud

Presso lo stabilimento Stellantis di Pratola Serra si produrrà, a partire dal 2024, anche per Toyota. L’asse industriale con la Sevel di Val di Sangro ad Atessa permetterà di rafforzare e consolidare la capacità produttiva dell’impianto irpino. In futuro verrà adibito alla realizzazione di propulsori per veicoli commerciali, a seguito del recente accordo sottoscritto dal gruppo italo francese, nato dalla fusione tra FCA e PSA, e Toyota Motor Europe.

Nella struttura avellinese ha avuto luogo una riunione ai massimi livelli per mettere nero su bianco a un Contratto di solidarietà difensivo dal 4 luglio al 31 dicembre 2022. Lo strumento di integrazione salariale permette la salvaguardia dell’occupazione, tramite una riduzione dell’orario di lavoro, senza la perdita totale della retribuzione del prestatore d’opera.

Il summit ha dato la possibilità di fare il punto della situazione sulle prospettive nel medio e lungo periodo. Il confronto è servito ad accertare le reali volontà di messa in atto del programma industriale che condurrà nel 2024 all’introduzione del nuovo motore 2.2 euro 7, unico nel panorama internazionale per i veicoli commerciali. Ciò – ha spiegato Giuseppe Zaolino, segretario della Fismic – consentirà ai circa 1.700 dipendenti del conglomerato di Pratola Serra di guardare all’avvenire con maggiori certezze.

Nella fattispecie, all’esclusiva fabbricazione per i veicoli commerciali ad Atessa in Val di Sangro, oltre 300 mila, si aggiungeranno quelli per la nipponica Toyota. Le rappresentanze territoriali di Fismic, Fim, Uilm, Uglm e Acqf per la provincia di Avellino hanno giudicato la firma come il via una nuova fase. Di sicuro, è una notizia positiva, capace di trasmettere fiducia e di creare le condizioni per una ripartenza produttiva e occupazionale. Intanto in Italia le immatricolazioni per il fuoristrada veloce Stelvio sono ultimamente aumentate del 30% e la media Tonale approdera’ nelle concessionarie tra circa una settimana seppure gia’ si vede in strada per qualche cliente. Inoltre Tonale e’ stato possibile vederla apriori per mezzo della possibilita’ di ordinarla prima della sua comparsa ufficiale. Sara’ possibile accaparrarsi l’ultimo modello del Biscione in guisa di affitto a lungo termine con manutenzione, assicurazione totale comprese, con 500€ mensili ed un anticipo di 2.500€; oppure nella stessa modalita’ ma senza anticipo e con un aggravio di spesa di circa duecento euro mensili diventa possibile assicurarsi l’Alfa Romeo della rinascita. Ovviamente con una motorizzazione medio bassa di 1,5 litri diesel ed una velocita’ massima di 210 km/h.

Una casa meccanica emiliana invece, in associazione con periti tedeschi, ha modificato la vetusta ma leggendaria Giulia degli anni sessanta secondo i canoni contemporanei, con l’erogazione di circa seicento cavalli, pneumatici da competizione, fari plasmati in guisa avveniristica, ampliamento di peso e carene per supportare la velocita’. Cio’ senza snaturare in minima parte la Giulia antica che ha recuperato il 500% del prezzo. Solo che tale modello rigenerato e’ offerto alla “modica” cifra di 400000€.

La Ferrari Purosangue e’ in procinto di predisporre la rincorsa a Lamborghini e Porsche nel settore Suv e la Panda si predispone, con il modello venture, ad una palingenesi che la rendera’ irriconoscibile ma innovativa ed accattivante, sull’abbrivio delle nuove vetture asiatiche che esprimono un connubio di antichita’ e futurismo, con un buon riscontro di pubblico.

Foto Imago Economica ©️

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