Enzo Tortora: il più grande abbaglio giudiziario

” Processo Tortora”
Enzo Tortora si difese in aula senza peli sulla lingua.
Si dovette difendere dinanzi ad accuse mosse da parte di componenti della NCO di Raffaele Cutolo.
Tortora pensava che tutto si sarebbe risolto dopo poche ore dall’arresto. Non fu così.
Lo presero i carabinieri alle 4 del mattino di venerdì 17 giugno, dalla sua stanza dell’Hotel Plaza di Roma, in via del Corso. Quando uscì dalla stazione dei carabinieri per essere portato a Regina Coeli aveva lo sguardo allucinato ma, dirà, poi, era ancora convinto che si trattasse di un errore di facile soluzione, pensava a qualche ora per chiarire tutto. I fotografi intorno urlavano «Le manette, le manette». Qualche passante gridò «Bastardo, devi marcire in galera». I due carabinieri che lo tenevano sottobraccio diedero una leggera spinta verso l’alto: le manette ora si vedevano bene, le fotografie potevano essere scattate.

Riproduzione riservata ©️

Lascia il tuo commento
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail