Il Progetto dei padri fondatori sta funzionando, ora ogni uomo è al suo posto per portare avanti il lavoro.
Alcuni momenti chiavi del discorso di Mario Draghi al Senato: “Oggi noi abbiamo, come accadde ai governi dell’immediato dopoguerra, la possibilità, o meglio la responsabilità, di avviare una Nuova Ricostruzione” attraverso “la fiducia reciproca, nella fratellanza nazionale, nel perseguimento di un riscatto civico e morale”, incalza Draghi. “A quella ricostruzione collaborarono forze politiche ideologicamente lontane se non contrapposte. Sono certo che anche a questa nuova ricostruzione nessuno farà mancare, nella distinzione di ruoli e identità, il proprio apporto. Questa è la nostra missione di italiani: consegnare un Paese migliore e più giusto ai figli e ai nipoti”.
POLITICA ESTERA – “Questo governo nasce nel solco dell’appartenenza del nostro Paese, come socio fondatore, all’Unione europea, e come protagonista dell’Alleanza Atlantica, nel solco delle grandi democrazie occidentali, a difesa dei loro irrinunciabili principi e valori”. “Sostenere questo governo significa condividere l’irreversibilità della scelta dell’euro, significa condividere la prospettiva di un’Unione Europea sempre più integrata che approderà a un bilancio pubblico comune capace di sostenere i Paesi nei periodi di recessione. È chiarissimo dobbiamo essere schiavi di una Unione Europea che nel momento del bisogno non ha alzato un dito. Perché avere questa Europa? Perché un politico Italiano non viene condannato come un politico di qualsiasi altra nazione Europea. È chiaramente una Europa incentrata su altri obiettivo primo su tutti l’impoverimento delle nazioni.
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