Atlantic Magazine: “Nancy Pelosi annuncerà che si dimetterà”.
Dichiarazioni simili sulle dimissioni di Pelosi si sono verificate all’inizio del 2021 e del 2020, quando USA Today ha pubblicato un articolo di “controllo dei fatti” che ha difeso Pelosi dalle voci di dimissioni dipendenti dall’esito del secondo processo di impeachment dell’ex presidente Donald Trump.
“I membri democratici del Congresso non parleranno di tutto questo pubblicamente, come se Pelosi potesse apparire improvvisamente e strappare i loro cuori dal petto”, ha aggiunto Atlantic prima di offrire il loro discorso per il prossimo oratore della Camera. “Praticamente ogni democratico al Congresso e oltre è fiducioso che il rappresentante Hakeem Jeffries di New York sarà il prossimo oratore della Camera, se i democratici riusciranno a mantenere la loro maggioranza il prossimo anno”.
DISTRAZIONI DAL CYBER SYMPOSIUM, secondo la stampa conservatrice americana che ordisce da mesi la trama di controinformazioni e denunce contro la Dominion Voting System, ossia il dispositivo affibiato a Soros con cui si sarebbero truccati i risultati elettorali americani in favore di Biden: tale dispositivo informatico apparterrebbe ad un connubio di uomini d’affari e politici collegati con Maduro del Venezuela, l’apparato dittatoriale di Cuba e quello della Repubblica Popolare cinese, teleologico a condurre le preferenze elettorali verso i soggetti al potere in maniera inveterata. Mike Lindell, miliardario trampiano attivo nel mondo dei materassi, si trova informaticamente sotto attacco da giorni, in seguito alla produzione di un film legato alle votazioni ultime del presidente degli Stati Uniti costato circa un milionre di deollari; dopo aver lanciato un social network sottoforma di sito-Jimmy- che ospiti Trump ed offra servizi analoghi a Twitter, ma sopratutto Lindell è oberato di iniziative legali, politiche, mediatiche e poliziesche incrociate, a causa della sua ostinazione nell’enfatizzare l’elezione di Biden come truffaldina, nel dichiarare di slatentizzare la verità sul processo elettorale americano definito fasullo, presso la riunione informatica americana da esso finanziata. Frattanto la Domynion Voting System ha denunciato la stampa conservatrice in relazione alle notizie divulgate in Usa che vedrebbrero l’azienda come fautrice di illegalità elettorale.
Nell’atmosfera bollente che avvolge tutta l’America, che ha visto le dimissioni di Cuomo, si è focalizzata una triplice denuncia al sessantaseienne braccio destro di Soros, Howard Rubin, da parte di prostitute pagate per un incontro sadomaso, in un appartamento occulto a New York dell’uomo, dove le sevizie e le violenze fisiche e sessuali hanno provocato la rottura irrimediabile della protesi mammaria di una donna, senza possibilità di ricostruzione; ade uno degli agenti la questuante ha rilasciato una dichiarazione che descriverebbe la brutalità del braccio destro di Soros, con cui avrebbe deriso ed offeso la mercenaria citando le violenze sessuali perpetrate sulla figlia. Divorzio immediato per il manager, da parte della moglie che tra l’altro non era a conoscenza del possesso dell’attico per il marito.
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