Per fusione nucleare fredda si intende un processo di reazione atomica che avviene a pressioni e temperature di molto inferiori alla fusione termonucle-are. Fleischmann e Pons, che erano riusciti a produrre questo processo in laboratorio, si attirarono i furori dell’establishment. Nei loro esperimenti, essi avevano notato anomalie che mostravano la formazione di nuovi elementi ai catodi, dove non si sviluppava alcuna radioattività.
I due ricercatori vennero diffamati come ciarlatani, e contro di essi si accanirono i media di tutto il mondo. Dopo che tutti gli organi principali di informazione si erano burlati della scoperta che tanto aveva fatto tremare le multinazionali, e che offriva a tutte le nazioni energia non nociva quasi gratis, sulla scoperta si sparse il silenzio. Se si cercano notizie sugli organi ufficiali riguardo alla scoperta, essa viene unanimemente definita una burla.
Il caporedattore scientifico dell’ufficio stampa del MIT, lo scienziato e docente Eugene Mallove (1947-2004), denunciò pubblicamente nel 1991 le manipolazioni che erano state compiute dagli scienziati di regime nella stesura della relazione determinante sulla fusione fredda, ovvero falsifica-zioni di dati e di documenti. Nella sua indignazione l’insigne scienziato si dimise, criticando l’ipocrisia della scienza di regime. Divenne un ricercatore indipendente delle energie alternative e soprattutto della fusione fredda. Nel suo libro su quest’argomento, pubblicato nel 1999, egli dimostra che i processi di fusione fredda producono più energia di quella che consumano e sono stati replicati con successo varie volte, ma che i risultati sono stati soppressi mediante una campagna organizzata dai ridicoli fisici accademici venduti al regime.
Mallove fu un personaggio molto scomodo per la politica delle oligarchie.. Egli era un ricercatore di spicco, molto stimato nel mondo accademico, e c’era il pericolo che il suo esempio venisse imitato da altri scienziati. Il suo stile combattivo e le sue frequenti apparizioni pubbliche e nei media, dove faceva spesso rivelazioni scomode, stavano mettendo a repentaglio grossi interessi nel mondo scientifico e finanziario, e il 14 maggio 2004 Mallove venne massacrato a bastonate mentre lavorava in casa.
Dopo la pioggia di diffamazioni e scomuniche scientifiche piovuta su Fleischmann e Pons, i due fuggirono in Provenza nel 1992, dove iniziarono a lavorare per un’azienda controllata dalla Toyota. Attratti con lusinghiere promesse, i due scienziati vennero in questo modo impediti a produrre nuovi, strabilianti risultati nel campo della ricerca sulla fusione fredda.
Nel 2002 venne inviato a varie riviste scientifiche il famoso “Rapporto 41”. Si trattava del rapporto sui risultati di ricerca di un gruppo di scienziati dell’ENEA (Agenzia nazionale per l’energia) sulla fusione fredda, in cui si legge: «La trasmutazione della materia a debole energia, infatti, è ormai una realtà scientifica assodata persino da enti di ricerca istituzionali». Il grafico principale dell’articolo era stato preparato dal premio Nobel Carlo Rubbia. Ciononostante, le riviste scientifiche non mostrarono interesse o affermarono di «non avere spazio per motivi editoriali», e il rapporto venne ben presto completamente insabbiato.
Nel famoso rapporto dell’ENEA è infatti attestato che la materia si trasforma nel procedimento di fusione di Fleischmann e Pons e che facendolo produce energia “over-unit”, cioè che nella reazione si sviluppa più energia di quella impiegata per avviare la reazione stessa. I fisici Giuliano Preparata, Anto-nella De Ninno, Emilio del Giudice, Antonio Frattolillo e i loro collaboratori, avevano scoperto una verità scientifica non corretta politicamente che doveva essere messa a tacere a tutti i costi. Poco tempo dopo Rubbia venne silurato dall’ENEA per la volontà di ambienti vicini al governo Berlusconi.
Julian Schwinger (1918-1994), premio Nobel per la fisica, dichiarò con enfasi al tempo delle scoperte di Fleischmann e Pons che le redazioni delle riviste scientifiche che avevano ignorato questa ricerca avevano subito pressioni dagli ambienti accademici, alle quali si erano piegate…
Il famoso fisico Giuliano Preparata ha dichiarato: «Siamo stati boicottati in modo tenace e insensato dalla scienza ufficiale, dalla finanza internazionale e da tutti i poteri forti … perché gli interessi sono evidenti sia nelle comunità di scienziati che stanno lavorando su queste cose sia in quelle di grandi industrie che devono fornire i pezzi, eccetera. … Quindi, questo business è drogato e fa l’interesse di un certo ceto industriale-scientifico».
La scoperta invisa alle plutocrazie doveva scomparire e basta. Venne avvolta dal silenzio mediatico assoluto e cadde presto nel dimenticatoio. il vero potere utilizzò i soliti, comprovati mezzi di manipolazione psicologica per occultare questa nuova tecnologia, cosicché oggi quasi tutti sono convinti che la fusione nucleare si possa ottenere in un solo modo: a milioni di gradi e a miliardi di euro.
Nonostante che in un documento interno della DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) statunitense si legga: «… non c’è dubbio, questi esperimenti producono un ammontare anomalo di calore», la scienza ufficiale ha pesantemente boicottato ogni ricerca sulla fusione fredda.
In una cella a fusione fredda di media dimensione si trovano un grammo di palladio e un litro di acqua pesante (2H2O). Essa sarebbe utilizzabile in qualunque ambito e fornirebbe costantemente 10 kWh per qualcosa come 500 anni. In una produzione su scala industriale costerebbe meno di 400 euro. Potrebbe rifornire di sufficiente energia gratis tutte le case e le automobili del mondo, e non ci sarebbe più un unico villaggio del Terzo Mondo senza corrente.
«Chi potrebbe volere il successo di questa ricerca? È una domanda per niente semplice. Ed è comprensibilissimo che alcune persone non vogliano che questi esperimenti abbiano successo», ha affermato il professor Martin Fleischmann. La fusione fredda sostituirebbe da un giorno all’altro tutto il petrolio e quindi sconvolgerebbe in maniera fatale gli attuali assetti di potere.
Generatori a fusione potrebbero essere costruiti da chiunque, da qualsiasi industria di un qualsiasi Paese sottosviluppato, poiché i materiali impiegati non sono né rari, né pericolosi. Immaginiamo per un momento che cosa succederebbe nel mondo. Ognuno avrebbe energia sufficiente e avrebbero fine l’oppressione e lo sfruttamento. I miliardi di esseri umani esclusi dal consorzio civile potrebbero connettersi e le differenze eclatanti tra le varie parti del mondo scomparirebbero.
Centinaia di scienziati in tutto il mondo sostengono la realtà della fusione fredda. Possono sbagliarsi tutti, o piuttosto c’è un complotto ad alto livello contro di loro? Esiste un rapporto, nemmeno segreto, del novembre 2009 (DIA-08-0911-003), della DIA (Defence Intelligence Agency), l’ente di spionaggio militare americano, che porta il titolo: “Previsioni Tecnologiche: Le Ricerche Mondiali sulle Reazioni Nucleari a Debole Energia sono in Aumento e Guadagnano Consensi”. Descrivendo i risultati positivi accertati ottenuti in vari laboratori, come ad esempio in quelli della Mitsubishi giapponese, il rapporto militare afferma: «Quest’assieme di ricerche ha prodotto evidenze su come reazioni nucleari possono prodursi in condizioni fino a ora non ritenute possibili».
E’ logico che, per concretizzare tale palingenesi, sia opportuno un riequilibratire monetario che non infici nessuno, partendo dalle plutocrazie e finendo ai lavoratori, pensionati, giovani, neonati, disoccupati, sottouccupati, indigenti, malati, diversamente abili: ovvero la moneta credito per sostenere e corroborare l’intero sistema economico, finanziario, industriale, istituzionale, politico, religioso, sociale. La moneta credito e’ illimitata e scevra di debiti pubblici e privati, per cui risulta la manna dal cielo di cui ognuno ha bisogno, peculiarmente in questa congiuntura problematica.
(da “Il Manifesto della Sociosofia”)