Difesa: l’UE sta creando un esercito europeo?

Ad oggi non esista un esercito europeo nonostante ciò la difesa continua ad essere una prerogativa nazionale.

Dal 2016 ci sono stati dei grandi progressi nell’area della sicurezza e difesa, grazie a iniziative europee concrete per stimolare la cooperazione e rafforzare la capacità dell’Europa di difendersi. Ecco una panoramica degli ultimi sviluppi.

Secondo i dati del 2022 pubblicati da Eurobarometro, l’81% della popolazione dell’UE è favorevole a una politica comune di difesa e sicurezza, con almeno due terzi di sostegno in ogni paese. Circa il 93% è concorde sull’importanza di agire insieme per difendere il territorio dell’UE, mentre l’85% ritiene che la cooperazione in ambito difensivo debba essere potenziata a livello dell’UE.

Eurobarometro dati Europei difesa

I leader europei hanno capito che nessuno stato membro può far fronte da solo alle minacce alla sicurezza. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dato l’impulso per un progetto militare comune nel 2017 e la cancelliera tedesca Angela Merkel ha dichiarato, nel suo discorso al Parlamento europeo nel 2018: “dobbiamo lavorare con la prospettiva di istituire un giorno un vero e proprio esercito europeo”. Fare passi avanti verso un’unione della sicurezza e della difesa è stata anche una delle priorità della Commissione guidata dalla Von der Leyen.

Paesi dell’UE che investono di più nell’approvvigionamento di attrezzature per la difesa

Secondo i dati pubblicati dall’Agenzia europea per la difesa l’8 dicembre 2022, la spesa totale europea per la difesa ha raggiunto un massimo di 214 miliardi di euro nel 2021, in aumento del 6% rispetto al 2020, il settimo anno consecutivo di crescita.

Il rapporto mostra che la spesa per attrezzature per la difesa e ricerca e sviluppo è aumentata del 16% a un record di 52 miliardi di euro.

Tutto lascia intendere che presto in Europa avremo un unico grande esercito Europeo. Fino al 2025 l’Unione Europea ha stanziato un budget di 300 milioni di euro, ciò contribuirà a sostenere l’acquisto comune di armi fino al 20% del capitale investito.

Foto di israel palacio Unsplash

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