Denaro Europeo e alto tradimento

La firma da parte dell’Italia dell’esiziale Mes, la impegna con fideiussioni per 125 miliardi da versare a breve scadenza. In questo modo l’Italia darà la stessa quota della Francia e della Germania, in un fondo atto a sgravare i debiti delle banche come Deutche bank e Bnp Paribas, che hanno causato la crisi finanziaria dell’Europa e l’impoverimento dell’Italia con l’obbligo di spesa al 3% del suo pil. La molteplicità dei problemi, a tal proposito, deriva dal fatto che Germania e Francia spendono maggiormente del 3% del loro pil, non spalmano il loro surplus commerciale superiore all’8% come da norma prescritto, ma fanno fare ciò all’Italia che paga i tassi dei suoi titoli di stato piu’ alti in Europa, e binariamente tassa i propri cittadini piu’ che negli altri paesi, proprio per pagare gli interessi su tali titoli di stato. Oltre al fatto che il trattato Mes è illegale in quanto firmato dal governo Monti, non eletto e designato dai vertici finanziari cui Monti apparteneva, va asserito quanto il Mes sia stato un trattato a scatola chiusa fino alla sua avvenuta firma da parte dell’attuale presidente Conte. Lo stesso esponente giuridico politico che arrogò a sè le funzioni di trattativa con l’Europa, fino alla firma dell’ennesima gabbia economica che fagociterá l’Italia. Inoltre l’obbligo di firma di vincoli europei anticipatamente alla visione ed eventuale approvazione parlamentare come oggi avviene, è un metodo politico ed economico a decapitare i paesi e le loro costituzioni.

Dunque il silenzio e le frottole merito al Mes ed alle fideiussioni per 125 miliardi da pare di Conte, sono la miccia atta ad innescare un processo per alto tradimento della patria che condanni lui, Prodi, Monti, Ciampi, e gli altri rappresentanti politici dell’Italia sempre chini ai dettami europei ed americani.
Da recenti prove è palesato quanto le cancellerie europee avessero chiesto l’intervento dell’America per deporre Berlusconi che aveva aborrito la convalida del Mes e del Fondo Monetario Internazionale quale sommo legislatore politico e finanziario per l’Italia. E Berlusconi fu detronizzato con l’ausilio dell’alta finanza per svalorizzare le sue imprese e i titoli pubblici italiani.
Diventa alchè spontaneo sottoporre la finanza al rigido, nerboruto controllo statale, oltreche’ dipanare la politica amministrativa da uomini in perenne conflitto d’interessi per miliardi e miliardi.
Ma prima di tutto risulterebbe ristorativo riappropriarsi della sovranità monetaria e legislativa, da sottomettere solo ai principi prescrittivi della costituzione. Tale costituzione italiana che, in caso di esportazione, salverebbe il pianeta scongiurando guerre venture.

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