Crollo Inter: Napoli puo’ scappare

CROLLO INTER, CONTE PUO’ ANDARE A +3 MA HA GIA’ VINTO LA SUA SFIDA. INZAGHI NON HA SAPUTO GESTIRE LA SQUADRA PIU’ VECCHIA DELLA SERIE A, CHE NON SA FARE A MENO DI ACERBI (37 ANNI) E DIPENDE DA THURAM. TAREMI, ARNAUTOVIC E CORREA HANNO FALLITO! A BARCELLONA ULTIMO APPELLO, IL NAPOLI CORRE VERSO LO SCUDETTO!

Inter strafavorita…. Napoli con rosa da scudetto….

Prima ancora: quando dicevo che il Napoli poteva vincere il campionato per quasi tutti era un modo per creare aspettative che disattese avrebbero condannato il Napoli al fallimento.
Tante fesserie.

Dove sono tutti quelli che hanno attaccato ripetutamente i miei articoli?
Dove sono quelli che negavano la rottura del rapporto tra Conte e De Laurentis?

Uscisse alla scoperto chi ha saputo intuire come sarebbe andata la stagione del Napoli e solo per merito di Conte!

Troppo facile adesso… come sempre, accodarsi a chi ha avuto ragione per il semplice fatto di essere competente, di avere 40 anni di esperienza, di dire solo ciò che pensa. SEMPRE!

A 4 giornate dal termine l’Inter è scoppiata: terza sconfitta consecutiva; terza sconfitta senza segnare un gol; terza sconfitta che accusa -18 punti rispetto allo scorso anno.

L’Inter è scoppiata e Inzaghi non ha saputo opporsi, non ha saputo intervenire, forse non ha correttivi per farlo. Non basta dividere il minutaggio al computer per tenere in equilibrio una stagione pesantissima.

Questa Inter tecnicamente e tatticamente non può fare a meno di Thuram. L’unico capace di dare profondità alla manovra.

Questa Inter è scoppiata perchè è la squadra più vecchia del campionato, tra le più vecchie d’Europa. Una squadra che secondo Inzaghi non può fare a meno di Acerbi (37 anni), con età media della rosa di 28,5, che sale a 29,1 per partita (i giocatori utilizzati). Una età che non può sostenere 3 competizioni con la volontà di arrivare fino in fondo in tutte e 3.

Inzaghi ammette: “contro la Roma primo tempo non da squadra. Abbiamo pagato il gol fortunoso della Roma che poi ha meritato con un ottima gara. Nella ripresa abbiamo messo tutto quanto abbiamo in questo momento, non è bastato. E’ una brutta battuta d’arresto ma ora dobbiamo pensare al Barcellona. Ora serve tutto: riposare, tornare freschi, recuperare infortunati e squalificati”.

Troppo tardi? Più che probabile. Il gol di Orsolini ha cambiato il percorso del campionato.

I gol che sono mancati nelle ultime 3, rappresentano invece la svolta nel futuro nerazzurro.

Che comincia mercoledi prossimo. Il Barcellona ha una età media di 24,1. Ha vinto la Copa del Rey facendone 3 al Real al termine dei supplementari. Ma Flick è sicuro: “non sentiremo la fatica, vincere ci da coraggio e fiducia”.

Anche Conte cerca fiducia e coraggio. Deve battere il Torino. Avrebbe anche tirato via dal letto Raspadori febbricitante. Non cerca scuse, Napoli-Torino è la partita da dentro o fuori. Che può decidere lo scudetto. Il Napoli ha un solo risultato, in 90′ deve raccogliere tutto il grande lavoro fatto in 8 mesi.

Conte più di Inzaghi ha esperienza, personalità, temperamento. Sa entrare nella testa dei giocatori come pochi altri. Sa motivarli, tirando fuori il meglio da ciascuno.

Per questo sarà lo scudetto di Conte e basta. Difficile immaginare che si faccia sfuggire l’occasione. Una stagione che ha costruito giorno dopo giorno con 13/14 giocatori. Tradito da De Laurentis, senza alleati in società se Manna è “un giovane che va seguito passo passo”.

Se Conte andrà via arriverà un aziendalista. ADL si piegò ad accettare Antonio per mero bisogno. Serviva un parafulmine, chi assumesse ogni responsabilità. Conte accettò la sfida e l’ha vinta indipendentemente dal risultato finale.

Ha ammesso che con De Laurentis certe cose non si possono fare. Ha chiarito che non si può andare avanti a botte di ‘miracoli’, adesso vuole programmazione all’altezza del suo livello: il livello di chi arriva primo o secondo.

De Laurentis tutto sapeva e già a Natale mise in chiaro: il deus ex machina sono e resto io! Inutile aggiungere altro, è cosi da 20 anni. E con la fortuna che lo distingue potrebbe vincere il secondo scudetto della sua era.

Il bello arriverà il prossimo anno: vincere anche in Europa.

L’addio di Conte sarebbe l’ultimo regalo, l’ultimo colpo di fortuna, perchè sarebbe fin troppo facile nascondersi dietro l’addio del tecnico.
E sarebbe il secondo dopo uno scudetto vinto. Dopo Spalletti. Una follia. Cose da fine del Mondo, da dove arrivò Papa Bergoglio che scelse di chiamarsi Franciscus, il folle che parlava agli uccelli.

Antonio a Napoli resterà nei cuori dei napoletani nel segno della vittoria. Quel segno che solo Diego seppe infondere, cambiando la prospettiva di un popolo.
Conte è arrivato 38 anni dopo l’impresa che sancì come il calcio a Napoli da quel maggio dell’87 non sarebbe stato mai più lo stesso.

Anche senza Conte il Napoli non sarà più lo stesso. E potrà tornare GRANDE solo quando De Laurentis se ne andrà!

W NAPOLI… SEMPRE! Un’idea, un’aspirazione, un sentimento che può esprimere solo chi è nato qui, Capitale del Sud più nobile tra tutti i Sud del Mondo!