Controinformazione con Cesare Sacchetti

Fedez pubblica una storia particolare, forse quasi un messaggio. Il “cantante” caduto in disgrazia da qualche tempo a questa parte si è recato dall’ex Gran maestro del Grande Oriente d’Italia, fondatore di un’altra loggia, la Grande Loggia Regolare d’Italia, e infine creatore di un altro ordine esoterico e massonico, il Dignity Order. Fedez mostra che Di Bernardo gli ha messo un anello al dito. Un rito di ingresso nell’ordine di Di Bernardo e forse una fuoriuscita da un’altra loggia? Negli ultimi mesi la massoneria italiana si sta completamente spaccando. Ci sono scismi in corso dentro il GOI e massoni che passano da una parte all’altra.

Su X alcuni profili americani stanno diffondendo questa foto di Netanyahu che sembra indossare una maschera. Questa settimana, mercoledì 18 per la precisione, Netanyahu si sarebbe recato davanti al luogo di uno dei bombardamenti iraniani. C’è però un problema. Il suo aereo, Wings of Zion, è fermo ad Atene dal 13 giugno. I primi ministri israeliani non possono spostarsi con altri aerei per ragioni di sicurezza. Allora dov’è Netanyahu? Se è ad Atene chi c’era a Tel Aviv, e se non è ad Atene, chi è salito in Grecia sull’aereo presidenziale? Si torna alla domanda dello scorso settembre. Cosa è successo dopo che gli Houthi hanno preso con un missile l’aereo di Netanyahu?

Israele ha affermato di aver “vinto” la guerra. È arrivato il “sionista” Trump a rompergli le uova nel paniere affermando che i missili iraniani hanno devastato Israele…

Il segretario generale della NATO, Rutte, ha chiamato Trump “paparino”. È abbastanza comico il fantozzianesimo della NATO che si sta prostrando ai piedi di Trump pur di provare a tenere dentro gli Stati Uniti. Oggi sulla carta hanno tutti, tranne la Spagna, preso l’impegno formale di spendere almeno il 5% del PIL per l’organizzazione atlantica, ma non appena si arriverà al voto dei parlamenti le defezioni abbonderanno perché a Bruxelles sanno molto bene che i vari Paesi della NATO non sono in grado di spendere simili cifre, soprattutto in piena recessione economica.

Ah, non è l’inizio della terza guerra mondiale ed è stata la stessa operazione di Soleimani? Vi ricordate, ragazzi? Eh come no, non lo avevo scritto domenica?  Da notare poi la seconda parte nella quale infila dentro dei depistaggi come l’Iran che “insegue il terrore”. Ricordiamo alla gentile signora che l’Iran è il Paese che assieme alla Russia ha sconfitto l’ISIS. Israele era invece quello che lo sosteneva.

Si chiama Zohran Mamdani. Non è un politico pakistano o africano. È un politico “americano”. Nato in Uganda, è diventato cittadino americano soltanto nel 2018. Mamdani si avvia ad essere lì candidato del partito democratico per diventare sindaco di New York. New York si conferma una città straniera in patria. È la capitale della finanza di Wall Street ed è la corrotta città che ha perseguitato Trump. New York sta per seguire il destino di Londra, governata da un sindaco islamico. Il multiculturalismo è il cavallo di Troia per la colonizzazione dell’Occidente.

Trump dice di non essere interessato a riprendere i negoziati con l’Iran: “Non credo sia necessario”

“Per come la vedo io, hanno combattuto, la guerra è finita e potrei ottenere una dichiarazione che non costruiranno armi nucleari – probabilmente lo chiederemo – ma non lo faranno. Non lo faranno comunque. Ne hanno abbastanza! Ne hanno abbastanza. Potremmo volerlo anche noi in futuro. “Per come la vedo io, hanno combattuto, la guerra è finita e potrei ottenere una dichiarazione che non costruiranno armi nucleari – probabilmente la chiederemo – ma non la faranno. Non lo faranno comunque. Ne hanno abbastanza! Ne hanno abbastanza. Forse lo vorremo anche noi in futuro.”