Di Paolo Paoletti
CONTE STRINGA I DENTI E VINCA PER I NAPOLETANI CHE SONO TUTTI CON LUI. DE LAURENTIS SI E GIA’ ATTIVATO PER DIPINGERE ANTONIO COME ENNESIMO TRADITORE. QUESTO NAPOLI E’ UN MIRACOLO, RIGENERATO IN 8 MESI CHE ARRIVI PRIMO O SECONDO. ORA SERVONO 200 MLN PER 5/6 GIOCATORI E ADL NON SCAMBI DOVEROSI INVESTIMENTI IN STRUTTURE CON I SOLDI PER IL MERCATO! SE I PAPI PASSANO, FIGURIAMOCI I PRESIDENTI….
Aver letto i giornali e ascoltato un po’ di commenti in tv (Il Club di Sky e Pressing), aver riflettuto molto sulle opinioni a corredo del mio ultimo articolo sulle dichiarazioni di Antonio Conte prima e dopo il Monza, mi fa circoscrivere la necessità di chiarimento su 4 punti:
- diversità tra diritto di opinione e diritto di critica;
- la menzogna per cui la rosa del Napoli è da scudetto;
- la mala fede di De Laurentis nei confronti di Conte;
- il futuro del Napoli che passa per un nuovo mercato estivo da 200 milioni di spesa.
PUNTO 1. Per l’ultima volta confermo che il diritto di critica di un giornalista è totalmente diverso dalle libere opinioni dei tifosi.
La differenza non risiede in ciò che si dice e scrive nei riguardi di una situazione, di un fatto, di una persona, ma nelle funzioni.
Un giornalista è accreditato per esprimere analisi, riflessioni, commenti. Il tifoso no.
Peraltro il tifoso è per definizione di parte e irragionevole. Il giornalista DEVE ESPRIMERE TERZIETA’.
Questa differenza tra critica, giudizio e opinione non è sempre agevole: le interferenze dell’Io, sul sentire individuale, complicano la possibilità di riconoscere razionalmente ciò che viene detto, quindi la motivazione del pensiero di chi si esprime è sia una motivazione neutralizzata dalla deontologia professionale, sia una motivazione mossa dall’Io, ovvero l’intenzione del proprio sentire.
MORALE: i tifosi facciano i tifosi e vadano a chiacchierare al Bar. I giornalisti restino riferimento di ricerca e affermazione della verità. Ovviamente come per tutte le professioni ci sono giornalisti più o meno bravi e più o meno professionali.
PUNTO 2. Il Napoli non ha una rosa che vale lo scudetto. Per cui Conte ha fatto un miracolo anche se arriva secondo. Ha scelto 13/14 giocatori ed utilizza quelli. Gli altri, una decina, sono fuori dalle scelte del tecnico che si rivolge loro solo nel bisogno.
Caprile (già andato a Cagliari) e Marin, non sono stati acquisti di Conte. Okafor, Billing (nonostante l’1-1 all’Inter), Jesus (più volte utilizzato per necessità), Mazzocchi, Hasa, Turi, Ngonge, Contini, sono gli altri 8 da cedere a giugno.
Prova è che via Kvara, indisponibile Neres, invece di Okafor gioca Spinazzola!
Dopo il 3-0 di Verona, Conte pose l’out-out: si spendano almeno 150 milioni oppure vado via. De Laurentis fu costretto a dare l’ok alla spesa legandosela al dito. Appena ha potuto ha ceduto Kvara per 70 milioni ed una plusvalenza da 50mln con cui ha ripianato in bilancio i soldi spesi.
PUNTO 3. Si è messa in moto la macchina di fango per oscurare Conte. Attivati e chiamati a raccolta sopratutto i giornalisti/conduttori di programmi radiotelevisivi locali. Conte lo sa e afferma con forza che i napoletani sono con lui: “vogliono vincere come me, ma sanno diventare anche cattivi se restano delusi”.
La gente comune è innamorata di Conte, ma Antonio sa che al momento opportuno sarà rispolverata e condannata la sua juventinità, verrà dipinto come l’ennesimo traditore, addirittura gli verrà rinfacciato di non aver vinto lo scudetto non dovesse arrivare il titolo.
Il tutto orchestrato da De Laurentis come già fatto con Benitez e Sarri, tanti giocatori (tutti i migliori) fuggiti da Napoli per incompatibilità con il cinepresidente.
Perchè tanto clamore per le verità di Conte?
Perchè Conte ha deciso di vuotare il sacco prima e dopo il Monza?
Primo perchè sapeva che Bologna sarebbe stata per l’Inter il bivio della stagione. Ha caricato al massimo i suoi 13/14 fedelissimi, avvertendo gli altri di non rompere le scatole nelle ultime 5 finali.
Secondo perchè la miglior difesa è sempre l’attacco. De Laurentis aveva glissato l’incontro annunciato dopo il pari di Bologna, adducendo che non avrebbe potuto prendere impegni sul budget dell’anno prossimo. Perchè dal 1 settembre sarebbero cominciati i lavori per il nuovo centro sportivo evocato da Conte e quindi poco margine per gli acquisti. E per questo Antonio ha ribattuto che sono già entrati i soldi della prossima Champions e quelli del Psg.
Bluff su bluff… Ricordate quando Benitez sputtanò ADL su Castelvolturno accusando che i campi venivano innaffiati con acqua di mare salata, bruciando l’erba e indurendo il drenaggio di argilla e sabbia.
Neres resterà fermo per altre 3 settimane: distrazione del soleo alla gamba sinistra. Il soleo è l’unico dei muscoli che formano il tricipite della sura ad essere monoarticolare. Con la sua azione flette plantarmente la caviglia e partecipa alla flessione del ginocchio. Sviluppa la sua massima potenza quando, partendo dalla posizione di caviglia flessa e ginocchio esteso si contrae per estendere il piede. Su un terreno duro questa funzione lesiona il muscolo.
Non ci vuole uno scienziato per capirlo, ci vuole il coraggio di Conte per accusare questa situazione.
PUNTO 4. Il futuro comincia da Napoli-Torino non alla fine del campionato. Che Conte vinca o non vinca lo scudetto, ha già dimostrato come si può e si deve vincere. La frase che spiega tutto è “le motivazioni e gli obiettivi me li do da solo. Voglio sapere se ci sono i mezzi per voler continuare a vincere”.
I mezzi necessari per competere soprattuto in Europa sono 200 mln di euro per prendere 5/6 nuovi giocatori di alto livello: 2 difensori marcatori, 1 esterno basso a sinistra, 1 esterno alto a destra, 1 trequarti ed 1 attaccante prima punta, fisicamente più forte di Simeone con un curriculum da almeno 20 gol a stagione. Possibilmente anche un altro centrocampista organizzatore di gioco e di gol.
Da tutto questo non si scappa. Conte è stato ed è la manna per combattere il provincialismo che attanaglia parte del popolo napoletano.
La persona giusta per riaffermare il ruolo di Napoli Capitale anche nel calcio, una piazza di arrivo non di passaggio, un club dove i migliori restano non si vendono.
E affermare che a Napoli certe cose non si possono fare significa che è De Laurentis a non volerle fare!
Conte è stato l’unico in 20 anni che ha saputo tener testa veramente ad ADL, anche se non è riuscito a frenarne le iniziative pericolose (cessione di Kvara a gennaio senza sostituti all’altezza). Non ne ha materialmente il potere.
Purtroppo Conte combatte contro l’arroganza di chi sa di essere il signor nessuno, non come Ulisse che con l’umiltà ed il coraggio dell’intelligenza riuscì a battere il gigante Polifemo.
Una persona bisognosa di affermare di essere il ‘deus ex machina’ appena le cose erano tornate ‘normali’ con il Napoli in testa alla classifica e Conte sugli scudi.
Niente di nuovo… di padroni del vapore, che non sanno ciò che fanno, è pieno il Mondo.
Proprio per questo ho ancora il cuore pieno di dolore per la morte del Papa, simbolo del più agguerrito ‘Contropotere’, dedito ai difendere i più deboli, sempre al fianco dei poveri. Insomma un vero Leader che lascia un vuoto incolmabile.
De Laurentis ricordi: se i Papi passano, figuriamoci i presidenti di calcio!