Cina in difficoltà

– La Borsa di Hong Kong apre la seduta negativa, all’indomani delle elezioni per “soli patrioti” sul rinnovo del parlamentino locale: l’indice Hang Seng segna nelle prime battute un calo dello 0,49%, a 23.079,83 punti.

– La Banca centrale cinese (Pboc) ha tagliato per la prima volta in 20 mesi il Loan prime rate (Lpr), tra i tassi preferenziali offerti dalle banche commerciali alla clientela migliore e un riferimento per i tassi applicati agli altri prestiti: l’Lpr a un anno, si legge in una nota, passa dal 3,85% al 3,80%, mentre quello a 5 anni resta invariato al 4,65%.
    La misura, in uno scenario più incerto per l’economia cinese, punta ad aumentare la liquidità del sistema bancario per i finanziamenti alle imprese. Pesano, in particolare, i lockdown legati ai vari focolai di Covid-19 e la crisi del settore immobiliare, a partire da Evergrande.

La Cina fronteggia un buco di bilancio finanziario legato ad Evergrande, di circa trecento miliardi, viene ufficialmente detto; tuttavia alcuni analisti su DatabaseItalia.it alludono ad oltre mille miliardi, relativi questa situazione. E di questi ipotetici mille miliardi, il nocumento a banche, fondi finanziari euroamericani collegati con la Cina, si dici fosse irreparabile. In tal guisa si teme la piu’ grande crisi economica della storia che potrebbe sgretolare in modo letale, quella globalizzazione imperniata sulla Cina ed esiziale per le piccole e medie imprese euroamericane.

Altri analisti parlano di prestiti senza interessi per tutti, come unico sistema per scongiurare la imminente crisi mondiale.

Lascia il tuo commento
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail