Lo scenario globale attuale e’ in procinto di assistere ad alcuni stravolgimenti nell’equilibrio delle applicazioni principali di messaggistica e dei social network ad esse affini. A quanto pare dai primi di marzo si verificheranno delle modifiche contrattuali a Whatsapp che convogliera’anche messanger di Facebook, Instagram e la chat di Instagram con il corollario di Igtv e Youtube: in tal guisa tutti questi prodotti informatici si interconnetteranno, probabilmente senza avvisare l’utenza, nel registrare e scambiarsi dati in merito alle persone con cui ci si scrive, gli argomenti che si alludono, i prodotti che si acquistano sui Marketplaces, quelli che si applicano i like e i video che si condividono. Tale superprofilazione avra’ scopi commerciali ma anche di controllo del dissenso in prospettiva di una “ patente dei punti” per ogni cittadino obbediente, alla stessa stregua di cio’ che avviene da un po’ in Cina. Nella cornice di questo disegno dittatoriale emerge in modo lapalissiano la disapprovazione delle principali piattaforme private del web, verso Telegram, social network russo che oltre ai cockies di profilazione pubblicitaria, non dovrebbe fare altro e Telegram assiste ad un progetto di propria espulsione permanente dai negozi di applicazioni delle piattaforme private principali del web, anche in quanto Telegram sta crescendo a ritmi superiori di Whatsapp e affini.

Sul fronte della sicurezza dei propri dati principali dunque, le applicazioni di scambio testuale sicure riscontrano solo Signal come artefice di meccanismi di totale trasparenza verso la clientela, mentre Rumble come applicazione di caricamento, condivisione e guadagno, di video, in cui a scanso di offese e linguaggio eccessivamente vernacolare, si ha una completa liberta’ di espressione. Viceversa sui social come Youtube e Facebook stesse, sopratutto di matrice americana, per mezzo del cosiddetto “ algoritmo della bestia”, ogni voce ostile alle ultime elezioni Usa ed al tema del vaccino Covid e affini, viene censurata.

L’algoritmo della Bestia e’ una forma di intelligenza artificiale in grado di suffragare i tabu’ della moderna agenda on line, basata sui vaccini, sulle volonta’ di Biden, sulle lodi della Cina, sulla negazione del pedosatanismo nelle sfere alte del potere: con tale algoritmo si demonetizzano canali e pagine che offrono una narrazione diametralmente opposta a quella dei media mainstream e ai social e browser; con il risultato che, oltre a chiudere e demonetizzare i giornalisti indipendenti, l’algoritmo della bestia, recide anche i numeri di visite, iscritti, visualizzazioni e denari raccolti on line per scopi come la lotta alla pedofilia di Whashington e ai satanisti del Pd americano. Secondo la blogger Sarenka, tale algoritmo e’ stato emesso in occasione della vittoria di Trump di un lustro fa, proprio per mantenere il controllo politico e giornalistico del mondo.

Robert Steel, ex dirigente Cia impegnato nella caccia della rete pedofila di alto rango, ha dichiarato che la sua raccolta fondi per tale scopo, da una cifra raccolta di oltre trecentomila dollari, ha subito costi crescenti relativi a social e permanenza on line, che hanno ridotto il ricavato della raccolta a quarantamila euro.

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