Cassino, caso “paesaggistico” la regione revoca la subdelega paesaggistica al Comune di Cassino

Cassino – Nella giornata di ieri la nostra redazione ha messo in evidenza la richiesta di accesso agli atti da parte dei consiglieri di opposizione: De Sanctis, Borraccio Petrarcone, Leone ed Evangelista (la trovi qui ). Finalità della richiesta era il contenuto della risposta ricevuta dalla regione in merito alla contestazione lavori su Corso della Repubblica.

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Dalla missiva ricevuta dalla Regione si evince la contestazione delle seguenti violazioni:

1- Reiterata violazione della Direttiva regionale n. 164532 del 22-02-2021 per non aver previamente comunicato i curricula di n. 4 responsabili dei procedimenti in materia paesaggistica nominati dal Comune- tali violazioni risultano gravi e costituiscono di per sé il presupposto per l’applicazione
dell’art. 3 comma 4bis lett. a) della L.R. 8/2012;

2- Reiterata violazione dell’art. 3 comma 1 della L.R. 8/2012 per non aver trasmesso alla Regione gli elenchi periodici (ogni 60 gg.) delle autorizzazioni rilasciate- date le ripetute violazioni nel periodo considerato si ritiene che la violazione sia grave;

3- Violazione del principio di differenziazione di cui all’art. 146 comma 6 del D.lgs. n. 42/2004 e ss.mm.ii. per non aver adottato misure idonee volte a garantire la dovuta differenziazione delle funzioni urbanistico-edilizie e
paesaggistiche nell’ambito di procedimento di approvazione di opera pubblica;

4- Violazione dell’art. 146 comma 1 del D.lgs. n. 42/2004 e ss.mm.ii. per aver adottato un’autorizzazione paesaggistica successivamente all’approvazione del progetto esecutivo.

A rendere ancora può scomoda la posizione dell’amministrazione comunale è la revoca della subdelega paesaggistica. Cosa significa? Fino ad oggi, tutti i cittadini potevano rivolgersi all’ufficio comunale preposto per poter valutare la compatibilità tra l’opera da realizzare ed il vincolo paesaggistico. La valutazione spettava al comune. Con la revoca non sarà più così (almeno fino ad oggi).Occorrerà presentare ogni tipo di documentazione alla Regione Lazio. In parole semplici: più burocrazia e più tempo per i cittadini. Come si evince dalla parte finale della lettera, il Comune ha 7 giorni di tempo per presentare eventuale ricorso e far ritornare tutto alla normalità. (Vedi foto). A questo punto l’interrogativo da porre è il seguente: come mai il Comune di Cassino non ha tenuto conto di tutte queste norme? Perchè rischiare una revoca della subdelega a danno dei cittadini? Chiaramente non siamo in grado di fornire risposte, sicuramente e tempestivamente siamo certi che le risposte arriveranno dall’amministrazione sempre sensibile e attenta alle tematiche che coinvolgono i cittadini.

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