Capolista sfata i pronostici e scatena tutti

di Stefano Apollo

A Gennaio sarebbe cominciato un’altro campionato, il Napoli doveva preoccuparsi delle avversarie che, minacciose, si sarebbero avvicinate agli azzurri. Morale della favola, Napoli a più 15 sulla prima inseguitrice, Inter fermata a Genova nel posticipo del lunedì sullo 0-0. Intanto gli azzurri come un rullo compressore hanno asfaltato la Cremonese al Maradona con un secco 3-0 trascinati dalla solita coppia Kvaratskheila – Osihmen ed Elmas a chiudere il discorso tre punti. Risorge il Milan che regola di misura il Torino di Juric e vittoria importantissima dell’Atalanta sul campo della Lazio con il duo Lookman – Hojlund.Juventus che imbriglia la Viola con un gol di Rabiot ma polemiche nel finale di gara per una rete annullata a Castrovilli che avrebbe significato il pareggio. Riapre il discorso salvezza il Verona che batte la Salernitana al Bentegodi e si porta a soli 4 punti dai campani; piccolo passo avanti del Sassuolo con il pari di Udine, ma la squadra di Dionisi deve stare attenta a chi insegue. Sampdoria in ripresa che blocca i nerazzurri al Ferraris e continua a sperare mentre la Cremonese nonostante le buone prove fornite continua a stare in ultima posizione.

Settimana di Coppe per poi riprendere venerdì sera con la capolista Napoli che va a Reggio Emilia contro il Sassuolo orfano di Berardi infortunato ma affamato di punti. In questo clima si sussuogono le dichiarazioni incrociate, da parte di tifoserie, giornalisti sportivi di pedigree, opinionisti ed addetti ai lavori, nell’auspicare una repentina riapertura del campionato, nell’imputare alla giustizia sportiva l’empasse della Juventus che starebbe suffragando il Napoli, ancora a sminuire i pregi della squadra di Spalletti rapportando la rosa attuale con quelle antecedenti pregne di campioni all’attivo del trittico Milan-Juventus-Inter; e finendo col rimarcare l’assoluta inferiorità dei campioni contemporanei del Napoli rispetto a quelli rutilanti della scorza decade o dell’ultimo ventennio. Ancora ha proceduto a velocità eclatante la maxidisdetta nazionale al connubio Sky-Dazn, profusa dalla tifoseria della Juventus che aborrisce le decisioni della Figc nel penalizzare notevolmente la “Signora” a causa dei suoi reiterati illeciti sportivi.

In casa Napoli si punta discretamente ed in guisa taciuta, anche ad un primato o comunque un posto estremamente positivo, nella Champion’s League, seppure lo scudetto appaia ipotecato. La locomotiva calcistica di de Laurentis tuttavia ha già raccolto un primato ben più prestigioso del Campionato nazionale e di quello continentale, ossia quello di essere stato indicato dalla Fifa come modello societario egemone al mondo, o per lo meno nel mondo del calcio che conta: infatti il Napoli possiede un indebitamento pressochè inesistente, ad onta delle principali e più blasonate squadre europee, sciorinando un calcio qualitativamente superiore alle numerose nemesi in giro per l’Europa, con campioni giovani e fino a poco tempo fa sconosciuti, ma che oggi valgono tantissimo ed in modo crescente.

Aurelio de Laurentis si sta aggiudicando l’ammirazione dei principali manager del settore nonchè l’amore sfegatato della tifoseria, per mezzo della propria capacità di aver installato il Napoli nell’alveo delle migliori squadre italiane e progressivamente europee, degli ultimi tre lustri; per mezzo di acquisti mirati ed una gestione finanziaria parsimoniosa, lasciando spazio ai giovani e senza incedere alla speculazione ed alla ricerca immediata delle vittorie nazionali.

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