Il Consiglio dei ministri ha deciso oggi di affidare a una commissione straordinaria, per 18 mesi, la gestione del Comune di Caivano, il cui Consiglio comunale è stato già sciolto, con decreto del Presidente della Repubblica del 31 agosto 2023, a causa delle dimissioni di 13 consiglieri comunali su 24.

E’ quanto si legge nel comunicato del Cdm.
    La decisione arriva dopo l’inchiesta della Dda di Napoli che lo scorso 10 ottobre notificò nove provvedimenti di fermo (poi convalidati dal gip) ad altrettanti indagati – tra esponenti di un gruppo camorristico, ex amministratori pubblici e funzionari comunali di Caivano – per associazione di tipo mafioso ed altri reati.Tra i coinvolti nell’inchiesta ci sono l’ex assessore comunale di Caivano Carmine Peluso, l’ex consigliere comunale Giovanbattista Alibrico, l’esponente politico Armando Falco, insieme con il tecnico comunale Martino Pezzella ed il dirigente comunale Vincenzo Zampella.

A Caivano, “comune pesantemente infiltrato dalla criminalità di tipo mafioso”, “stiamo lavorando su un doppio binario, con il ripristino del minimo delle condizioni di rispetto della legge” ed il recupero di una “situazione di assoluto degrado”. Lo afferma ad Agorà su Rai3 il sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Mantovano che ieri si è recato in visita nel comune campano.
    Mantovano, per fotografare la situazione urbanistica del comune limitrofo a Napoli, ha fatto “un esempio su tutti: “il teatro ed il centro sportivo sono stati lasciati in totale abbandono”.In questi primi 40 giorni – ha spiegato – c’è stato un lavoro di dotazione alle forze di polizia e autorità giudiziaria di strumenti più incisivi, un presidio del territorio ma soprattutto un lavoro di rimessa nella disponibilità degli abitanti di quelle strutture necessarie per una vita civile e degna”. Il sottosegretario della Meloni plaude poi al lavoro di bonifica svolto fino ad ora, evidenziando la rimozione di 200 tonnellate di detriti “di ogni tipo” che “ci permette di rimettere in sesto un impianto importante, con campi da calcetto, da tennis, una piscina. Sarà pienamente operativo entro la fine del prossimo maggio”.
    Ieri, ha rimarcato, “ho incontrato le associazioni presenti sul territorio, i parroci. C’è da recuperare molto terreno, mettere in rete le realtà associative giacche’ il raccordo con le forze sane del territorio è fondamentale. Il riscatto di Caivano è partito dalla denuncia di un parroco e deve continuare in stretto rapporto con il territorio: noi non possiamo – ha concluso – interpretare il ruolo di marines che arrivano là e fanno una operazione, ma il lavoro lo facciamo in coordinamento con il territorio”. Cooperazione sociale, economica, politica, di matrice cristiana, alla fine, si apprestano a contrassegnare il comune di Caivano, proprio su slancio di un parroco ed in ossequio ai principi cattolici su cui si erge da sempre, l’Italia “vincente”. I cittadini sperano senza demoralizzarsi piu’, in una sorte della loro terra analoga a Scampia, che sta corroborando molteplici aspetti del proprio tessuto civico, redimendo un territorio inficiato da troppo tempo, proprio dalla Camorra, ed eluso di fatto, dal potere benefico dello Stato.

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