Briatore ed il marketing inverso

Alla faccia del Parmigiano Reggiano. Filippo Volpe sul gruppo meridionalista connesso a Pino Aprile ed il partito politico che rappresenta, si scaglia contro il proprietario del Billionaire in modo analitico, piu’ che polemico, alludendo le problematiche nazionali causate da un ipotetico attacco inverso. Fermo restando che Briatore, denigrando in modo indiretto la pizza e la napoletanita’ ad essa congiunta, ha attuato una campagna promozionale ad ufo relativa la propria pizza, oltre che la sua immagine ed il campionario di prodotti ed aziende che possiede o gestisce.

Immaginate per un attimo che un famoso imprenditore napoletano affermi pubblicamente che non mangia il parmigiano perché non è buono e perché è fatto con troppo…ehm…latte.
Immaginate che continui dicendo che preferisce il taleggio, fatto meglio secondo lui, e che il parmigiano non è “reggiano” ma del mondo intero e che non ha nulla a che fare con Reggio e l’Emilia. Cosa succederebbe? Quanti insulti riceverebbe?
In quanti si precipiterebbero a difesa del parmigiano?
Quanti milioni di euro di risarcimento chiederebbe il consorzio di tutela del marchio?

Bene, era solo un esempio!
Non è mai accaduto niente del genere.
Per almeno 2 motivi:
1) il Parmigiano Reggiano è un marchio registrato e si può produrre solo in determinate zone, con determinati prodotti e seguendo un disciplinare (proprio come per i vini doc, ad esempio). Essendo un prodotto tutelato, nessuno può produrlo al di fuori di determinate aree e prescindendo dalle regole.
2) la gente del Sud non ha il vizio di rompere l’anima alla gente del Nord (semmai è vero il contrario).
Avete mai sentito dire pubblicamente ad imprenditori del Sud quanto facciano schifo i pizzoccheri? Non credo… (Se non sapete cosa siano i pizzoccheri, non siate troppo curiosi. Fidatevi!)
Evito di divagare su altre tematiche…

Ora, perché un imprenditore di Cuneo può insultare la pizza? Perché può esternare tutta la sua immensa ignoranza in materia senza conseguenze?
E, soprattutto, perché può fare affari con la pizza? (Anzi, diciamolo, non proprio con la pizza, ma con una cosa che lui definisce tale! Un po’ come se potessi chiamare il pecorino sardo parmigiano Reggiano DOP! Scusate ho sbagliato esempio: diciamo piuttosto che Briatore naviga con perizia nel mare illimitato di marketing che sfrutta il meridione a proprio vantaggio, nell’inconsapevolezza dei diretti interessati. Alla stregua del non piu’ osannato presidente De Laurentis, che all’ennesimo scudetto perso sembra essersi alienato in modo irreversibile i favori della piazza calcistica piu’ entusiasta, agguerrita e potenzialmente arricchente, d’Italia. E questo in seguito a reiterate ma altalenanti onte provenienti dal

proprietario di Filmauro, nei confronti dell’eccessiva foga con cui i napoletani reclamano il Tricolore pur rimanendo scevri di opulenza, lavoro, nitore, organizzazione. Ma Napoli, a detta di Nicola Forte presidente dei Neoborbonici, non riesce ad eludere il passato e l’identita’ di capitale per cui risulta ingestibile da coloro che non ne provano empatia, radicamento, attenendosi ad una mera gestione affaristica di quello che compone il mosaico indomabile di Napoli ed i suoi prodotti. Il produttore cinematografico di origini napoletane de Laurentis ha tuttavia glissato riconfermando lo zelo nel riportare a Napoli lo scudetto con la necessita’ di impiantare a Napoli Filmauro, in modo da essere piu’ presente e fattivo.

Se stareste pensando: “Ma perché quei Napoletani non hanno registrato la pizza?”.
Ve lo dico io il perché, prosegue l’autore Volpe: NON È STATO POSSIBILE IN ITALIA REGISTRARE IL MARCHIO “PIZZA NAPOLETANA”!
l’Italia non ha mai permesso tale registrazione perché diversamente molti industriali del nord non avrebbero più potuto fare affari con la pizza!

Adesso ditemi con la massima serenità e sincerità possibile: se nello stesso Stato si può registrare (e quindi difendere) un prodotto come la piadina romagnola, ma non un prodotto come la pizza Napoletana c’è qualcosa di grave che non va oppure no?
L’esistenza di una colonia interna è abbastanza evidente oppure no?

Ad ogni buon conto, la PIZZA è Napoletana!
Grazie a Napoli esiste questa meraviglia!
Fatevene una ragione. A proposito del Taleggio e’ d’uopo rimarcare che il prezzo di un chilo di questo sapido formaggio presso i produttori locali, si aggira attorno gli 8€.

Foto Imago Economica ©️

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